Frosinone, indagine congiunturale della Federlazio agrodolce. Si spera nel consorzio Asi Regionale

Una relazione agrodolce quella presentata da Federlazio provinciale che parla del secondo periodo del 2019 e delle previsioni del primo semestre 2020, dove ancora una volta è la burocrazia che blocca gli investimenti e lo sviluppo industriale .

Burocrazia che sparirà come ha affermato Francesco De Angelis, presidente Provinciale Asi di Frosinone e candidato alla presidenza unica del consorzio Asi Regionale, e come annunciato nel collegato appena approvato dalla Regione Lazio e per una nuova fabbrica ci sarà bisogno di una sola approvazione quella del nuovo consorzio di sviluppo regionale.

Sono queste le importanti novità emerse alla conferenza stampa svoltasi nella sala di rappresentanza e tenuta dal delegato Arch. Carlo Baldassini che ha dato lettura della parte iniziale della relazione introduttiva. “Nessuna altra parola che non sia “stagnazione” immobilità e recessione riesce a dare il senso di questo lungo apparentemente interminabile ciclo attraversato dal sistema produttivo della nostra provincia e in particolare dal tessuto delle Pmi, le nostre analisi di questi ultimi semestri ripropongono immutabilmente una lettura dello stato di salute dell’economia locale sostanzialmente nonocorde, dove diventa arduo rinvenire apprezzabili mutamenti da un semestre all’altro.

Quindi non ci sono spiragli di ottimismo e uno shock per una sensibile riduzione della pressione fiscale.  Poi sul finire ha esclamato: “ Non siamo noi che inquiniamo. Si deve trovare un modo per fare un nuovo Piano Industriale con nuove e poche regole”. E’ stato evidenziato inoltre, che manca una cultura imprenditoriale e per la piccola e media industria si deve guardare di più al Big-data e data analytics, digitalizzazione, cloud computing realtà aumentata.

Poi bisogna guardare di più al mondo e qui che è arrivato con esempi pratici arrivati Andrea Baldassare  SEAWEEB. Il quale forte del fatto che egli ha istituito sedi del sua azienda a Milano, in Svizzera a Belgrado ed in altri paesi del Balcani  ha segnalato che per verniciare un cancello in Italia a Frosinone per ottenere l’autorizzazione ci sono voluti 6 mesi, mentre nelle altre nazioni al massimo 15 giorni, tanto per fare un esempio.  Ha parlato di autostima che manca agli industriali italiani e poi del fatto che in Italia mancano le fusioni tra aziende simili oppure servirsi di più tra loro per accedere al mondo, poi per chiudere ha lanciato una freccia avvelenata perché ha esclamato: “La nostra zona industriale di Frosinone è una delle più brutte che ho visto”. A tutti ha risposto l’on. De Angelis, che forte dei provvedimenti emessi dalla Regione Lazio, legge unica e tempi certi  per ottenere il permesso;  il finanziamento di 4,5 milioni di euro  stanziato di recente ed ha fatto l’esempio della Videocom, è ha parlato anche di “Bellezza” nel prossimo futuro per le zone industriali, oltre ovviamente di infrastrutture.

Comunque, le previsioni di investimenti non sono davvero rosee anche se abbiamo avuto un tasso di crescita dallo o,63 all’1,02 e Frosinone ha avuto un import del 15,1 e un export del 17,4. EU 0,3 si è arrivati al 27,2 extra Eu si registra un -1,9. La cassa integrazione ordinaria è passata a 109,3, straordinaria al 25,7 in Deroga 266,0 per un totale di 94,3 Il Campione è stato rilevato nelle classi di addetti da 1-9 con percentuale del 35%; 10-4 al 51%; oltre 50al 14%. Dati non certo confortanti e quindi ci si augura che l’avvento della nuova Asi Regionale possa portare un futuro migliore, coronavirus permettendo.

 Giancarlo Flavi

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