Omicidio Willy, un libro con tutti i messaggi lasciati sul luogo dell’uccisione

Ci vorrebbero oltre 24 ore di tempo per leggere tutti i messaggi lasciati in largo Oberdan a Colleferro dove il giovane palianese Willy Duarte Monteiro è stato ucciso a calci e pugni da quattro” balordi”, due dei quali in queste ultime ore hanno iniziato a prendere le distanze dai fratelli Bianchi ed in effetti anche il 22 enne Mario Pincarelli ha cambiato avvocato cosi come successo subito dopo il fermo per Belleggia, per cambiare strategia di difesa vista la modifica del pesante capo di accusa da omicidio preterintenzionale a volontario dopo l’esame autoptico.

Inizialmente lo difendeva Massimiliano Pica di Colleferro che difende anche i fratelli Gabriele e Marco Bianchi mentre agli arresti domiciliari è finito il quarto dei presunti omicidi Francesco Belleggia, evidentemente ha visto alleggerire la sua posizione dopo la prima testimonianza, al magistrato di Velletri Dott. Paoletti che lo ha interrogato.

Stessa linea di difesa che adesso vorrebbe adottare anche Mario Pincarelli anche perché con il passare del tempo e con gli interrogatori di diversi testimoni, la fotografia scattata  da un testimone presente in loco che incastra i fratelli Bianchi al momento della loro ripartenza da Colleferro, dopo il massacro del povero Willy intervenuto solamente con la voce per difendere un suo amico che stava litigando.

Dicevano l’omicidio è avvenuto proprio nel posto dove si fermano gli studenti dei vari istituti (foto in alto) molti dei quali provenienti dal nord Ciociaria e dall’ampia zona a sud di Roma. Taluni passano e recitano una preghiera, altri sono indifferenti e seguitano a scherzare con i loro coetanei per la loro esuberanza, nonostante in terra vi siano vistosi manifesti che chiedono “Giustizia per Willy”, scritti anche in portoghese,  lasciati dalla comunità capoverdiana di Cisterna che nei giorni scorsi è venuta in massa Colleferro per a tenere una composta fiaccolata.

La comunità romana dei capoverdiani, da quanto noi abbiamo appreso, vorrebbe ripetere la fiaccolata anche nella Capitale italiana per far sentire il loro silenzio assordante ad una giustizia che in Italia è lenta e che ha bisogno dei suoi tempi prima di declamare la sentenza.

Un libro con tutti i messaggi lasciati a terra

Ci chiediamo perché non scrivere un libro con tutti questi messaggi e foto che si trovano in largo Oberdan a Colleferro e poi consegnarlo alle scuole di tutto il comprensorio per far capire il danno che è stato provocato alla comunità e per raccontare un ragazzo d’oro e sempre con il sorriso che era la gioia della sua umile famiglia che da oltre 17 anni aveva deciso di vivere a Paliano.

Willy sorrideva sempre, come raccontato dagli amici che frequentava e che si fidavano di lui perché era un ragazzo con la testa a posto in quanto non beveva e non fumava ed era sempre disponibile ad aiutare gli altri. Speriamo che la giustizia terrena possa arrivare alla verità e sbattere in galera per sempre i veri responsabili di questo tremendo fatto che non ha paragoni in Italia, anche se altri sono più raccapriccianti come il bambino di Nola. Drammi che a volte è anche difficile da raccontare per chi come noi vive nel posto e il cui lavoro non viene apprezzato. Ma noi andiamo avanti comunque, perché da oltre 40 anni seguiamo la cronaca e raccontiamo i fatti belli e brutti che avvengono in paese. Questa volta il sorriso di Willy non lo avremmo voluto raccontare in questo modo ma in mille altri.

Giancarlo Flavi

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