Paliano, Willy riposa in pace nelle viscere della terra dopo essere diventato l’angelo dei giovani (Foto dei funerali)

Ora il giovane Willy riposa in pace nelle viscere della nostra terra, mentre la sua anima ed il suo immenso sorriso sono sicuramente volati in cielo per proteggere tutti  i giovani di questo mondo e perdonare coloro che non sanno quel che fanno, dopo aver pagato il “giusto prezzo” su questa terra. Il suo sorriso, i suoi occhioni spalancati che circolano su tutte le foto sui social, sono certamente il più bel ricordo che Willy ci ha lasciato. L’umiltà della sua umile e bella famiglia: papà Armando, mamma Lucia una donna sicuramente umile come il figlio e la sorella Milena, hanno voluto lasciare anche un prezioso segno alla Caritas di Paliano e gli unici fiori al cimitero (foto in alto) sono stati quelli della famiglia. Qui un cuscino ha coperto la bara di noce chiara, come la croce issata nel luogo della sepoltura, con il solo nome e cognome la data di nascita 20 gennaio 1999 e la data di morte il 5 settembre 2020 ad indicare il passaggio su questa terra di un ragazzo non solo buono, umile e altruista, ma con un cuore grande così, disposto a donarlo a tutti insieme al suo grande sorriso. Le struggenti parole della mamma “Willy era contento di Paliano, della scuola alberghiera e adesso del lavoro da cuoco che faceva nell’albergo di Artena. Era bravo – ha spiegato sabato pomeriggio mamma Lucia – , ogni volta tornava a casa e mi spiegava una nuova ricetta”, racconta la mamma. “Lui aveva tanto da vivere, ma non c’è più. Non ci sarà più.⁣⁣ Me lo hanno portato via in un modo orribile. Gli hanno fatto male, tanto male. Picchiato in maniera selvaggia. Avrà sofferto, chissà quanto. E lui che non poteva fare niente, a terra, indifeso. È vero Willy? Hai sofferto? Massacrato senza pietà, povero figlio mio⁣.⁣ Era anche tanto generoso, pensava sempre agli altri. Potevo salvarlo, ma non ci sono riuscita. Se fossi stata presente, se Dio mi avesse dato qualche segnale, lo avrei difeso da quel pestaggio. Mi sarei fatta uccidere e invece non c’ero, non ho salvato il mio bambino. Lui era un fuscello. Cosa poteva fare contro quel gruppo che lo picchiava con furia, a sangue, fino a ridurlo così? Lo hanno picchiato per picchiarlo più forte che potevano. ⁣⁣Non cerchiamo vendetta, vogliamo solo giustizia”. L’omelia del Vescovo Parmeggiani La toccante omelia del Vescovo celebrante la Santa Messa Mons. Mauro Parmeggiani e concelebrata anche dal Vescovo di Velletri-Segni, Mons Vincenzo Apicella e da tutti i sacerdoti transitati a Paliano negli ultimi 20 anni, tra i quali Mons. Franco Proietti nel giorno dei funerali ci ricorda che: “ l’insegnamento che ci lascia Willy e tutta questa terribile vicenda e che l’uomo deve tornare a Dio, Senza di lui non c’è sorriso nel cuore e sul volto, non c’è amore per l’altro non c’è vera carità non c’è rispetto per l’uomo, tutto l’uomo, per  ogni uomo. Preghiamo dunque– aggiunge il Vescovo Prenestino – Mons Parmeggiani- per questo giovane che ci lascia un grande insegnamento. Un insegnamento che non vorrei, trascorsi questi giorni pieni di coinvolgimento emotivo, di giusta compassione per Willy e la sua famiglia, di sdegno verso coloro che hanno compiuto un gesto inumano, cadesse come spesso accade nell’oblio o nel fermarsi a qualche targa, monumento commemorativo, intitolazione di qualche torneo di calcio o cose del genereCredo che occorra rimanere in silenzio– scrive ancora il Vescovo Parmeggiani- davanti al mistero della morte di un giovane . Che oltre a ricordare ai suoi genitori, familiari e amici, a tutti voi e a me stesso che Dio è Padre e non lascia- nemmeno dopo la morte- in balia del nulla le sue creature; occorre abbassare il capo e senza voler rispondere a dei perché che soltanto un giorno comprenderemo, dobbiamo ripetere a noi stessi, ancora una volta che lui è Padre e nessun potere: né la morte né alcun’altra creatura- anche chi gioca con il dono intangibile della vita come hanno fatto sabato notte gli assassini di Willy – potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Gesù Cristo, nostro Signore”. Questi i passi più significativi che ci lascia il  nostro vescovo. Lutto per le città di Paliano, Colleferro e Artena Sabato per le città di Paliano, Colleferro e Artena è stato davvero un giorno di lutto. Tutte le città si costituiranno parte civile nel processo ma soprattutto non sono le cittadine descritte in certi giornali, anche di sinistra, che non conoscendo la realtà si sono lasciati andare a commenti fuori luogo, perché non sono una periferia degradata di Roma e perché nel 2018, Colleferro capofila, Artena e Paliano sono state “Città della Cultura Regione Lazio” e  arrivando tra i primi con i loro progetti, riguardo alle Reti d’Impresa. Immenso è il dolore di grandi e piccoli perché è stata una morte ingiusta di un ragazzo naturalizzato palianese da oltre una ventina di anni e che ha frequentato tutte le scuole dalla materna alle medie a Paliano e tutti gli insegnanti hanno parlato di un ragazzo solare, educato e rispettoso, come hanno fatto presso l’Istituto Alberghiero di Fiuggi, dove aveva studiato per diventare cuoco.  Quando lo incontravamo nelle serate di galla non credevamo fosse di Paliano, invece diverse volte lo abbiamo incontrato per le strade del nostro paese. Tifosissimo della AS Roma, rappresentata dal mitico Bruno Conti e da un dirigente venuti a portare il saluto della società ad un ragazzo che poteva essere una splendida promessa del calcio, poi quando ha capito che con la scuola poteva avviarsi ad un mestiere ha iniziato a fare il vice cuoco. Anche a Fiuggi il giovane si è sempre fatto apprezzare per la sua immensa generosità tra tutti i ragazzi del suo corso. Willy hai conquistato anche chi non ti conosceva con quel tuo magico sorriso. Hai scosso coscienze di cantanti, di personaggi politici e non tanto che lo stato italiano ti ha reso omaggio con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, il Presidente della Giunta Regionale Lazio Nicola Zingaretti, i due prefetti di Roma Dott. Matteo Piantedosi e Frosinone Dott.  Ignazio Portelli, il presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo insieme ai sindaci di tutto il comprensorio rappresentati dal sindaco di Paliano Domenico  Alfieri, ma soprattutto lo hanno fatto migliaia di giovani che hanno indossato le magliette bianche, in segno di purezza. Cambio di imputazione ad omicidio volontario Per quanto riguarda le indagini, dopo la trasformazione del capo d’imputazione ad omicidio volontario, i quattro presunti assassini accusati dalla Procura della Repubblica di Velletri i fratelli Gabriele 24 anni, Marco 26 anni Bianchi, Mario Pincarelli agli arresti a Roma presso il carcere di Rebibbia e Franco Bellegia 21 anni agli arresti domiciliari, tutti di Artena rischiano l’ergastolo o la pena minima di 30 anni. Perché chiamati da un loro amico sono arrivati la notte del 5 settembre in largo Oberdan a Colleferro ed hanno volontariamente picchiato tutti coloro che si trovavano avanti, addirittura calpestando il corpo del povero Willy. Intanto, i Carabinieri della Compagnia di Colleferro proseguono le loro indagini perché altra gente presente ai fatti sta portando la loro testimonianza per meglio comprendere la dinamica della violenta serata, costata la vita ad un ragazzo che stava cercando di dividere un suo amico, compagno di scuola all’alberghiero di Fiuggi. Non a caso il presidente del Consiglio dei Ministri,  Prof. Giuseppe Conte,  presente al  funerale ha chiesto una giustizia certa e una pena dura per i responsabili  del criminale gesto. Giancarlo Flavi

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