Mazzette alla camera mortuaria dell’ospedale di Frosinone per “accaparrarsi” le salme, il pubblico ministero ha chiesto sei anni di carcere per un tecnico necroforo, e quattro anni per un’ausiliaria.
Nel corso del processo ha discusso anche l’Avvocato Antonio Ceccani che difende il titolare dell’agenzia funebre ed altre cinque persone che si sono costituite parte civile. Il legale ha chiesto la condanna per i due imputati con provvisionali di cinquemila euro da devolvere in beneficenza. Come si ricorderà i due nel maggio dello scorso anno, erano stati arrestati per concussione continuata. Secondo le accuse i dipendenti dell’Asl avrebbero ricevuto del denaro dai titolari delle agenzie funebri in cambio dei loro favori. A far scattare la denuncia il titolare di un’agenzia di pompe funebri di Frosinone. L’operazione era stata avviata nel 2019 dai carabinieri e denominata “Caffè” perché «ti pago un caffè», era la frase d’ordine che veniva utilizzata dalle parti offese quando lasciavano mance sostanziose ai tre dipendenti della camera mortuaria. L’udienza è slittata al 22 ottobre. In questa data si terranno le repliche del pubblico ministero.
Mar.Ming.