Rivoluzione Paytech, i pagamenti elettronici che cambiano l’economia

Sono sempre di più le persone e i settori che scelgono i pagamenti elettronici. Comodità ma anche trasparenza e sicurezza, con un tocco di tecnologia.

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Le statistiche parlano chiaro: la paytech sta crescendo ovunque a livello mondiale. Secondo il report del 2023 di Statista, il valore delle transazioni nel segmento dei pagamenti digitali ha raggiunto la quota dei 6,6 trilioni di dollari, con una crescita prevista del 12,8% annuo fino al 2027. Un’indagine di Capgemini del 2022, invece, ha rilevato che il 64% dei consumatori a livello mondiale utilizza regolarmente soluzioni di paytech.

Con questo termini si fa a indicare tutta la tecnologia dei pagamenti digitali, all’interno del settore fintech, ovvero quello della tecnologia finanziaria. Innovativa, rapida e moderna, la Paytech sta trasformando radicalmente il modo in cui le transazioni finanziarie vengono effettuate, offrendo soluzioni più rapide, sicure e convenienti rispetto ai metodi di pagamento tradizionali. Negli ultimi anni infatti questi sistemi di transazioni sono cresciuti a dismisura grazie soprattutto alla diffusione degli smartphone e di internet ad alta velocità. Tra le soluzioni più popolari ci sono pagamenti mobili, portafogli digitali, pagamenti contactless, criptovalute e servizi di pagamento online. Strumenti che hanno rivoluzionato il commercio elettronico, il retail e persino i servizi pubblici.

Tra i settori che hanno investito di più in questo settore c’è senza dubbio il gaming. I pagamenti elettronici nei casinò online, ad esempio, sono stati protagonisti di una grande crescita che, stando alle stime, continuerà anche nel 2024 e negli anni a venire. Gli esperti, infatti, prevedono un aumento dell’utilizzo di pagamenti mobili, prelievi diretti su conti bancari locali e wallet di criptovalute, oltre alle opzioni di abbonamento “all you can play”. Ad oggi, infatti, il mercato globale dei giochi su abbonamento vale 17 miliardi di euro, nel 2031 arriverà a superare i 55 miliardi e gran parte di questo mercato arriverà dai pagamenti elettronici.

Certo, in tutto questo la Sardegna è ancora lontana dalla media nazionale e ovviamente da quella europea. Le città italiane in cui si usano meno contanti sono prevalentemente al Nord, mentre al Sud l’uso del contante rimane più diffuso. Tra le 14 città metropolitane italiane, quelle con il più alto utilizzo di transazioni digitali sono Firenze, Milano e Genova, con il capoluogo toscano che guida la classifica con un punteggio di 7,08 su 10. Al contrario, città come Bari, Catania e Palermo sono in fondo alla classifica con punteggi significativamente più bassi​. Ottimo piazzamento per Cagliari, che si posiziona al settimo posto nella classifica nazionale per l’uso di pagamenti digitali, con un punteggio di 4,64. Un dato questo che rappresenta una tendenza crescente, anche nella nostra regione, verso l’adozione di metodi di pagamento cashless.

Metodi che mettono al primo posto la sicurezza e la trasparenza: l’intelligenza artificiale (IA) e l’apprendimento automatico stanno già migliorando le capacità di prevenzione delle frodi e personalizzazione dei servizi, mentre le criptovalute e la tecnologia blockchain offrono nuove opportunità per transazioni sicure e trasparenti. Tutto quello che i consumatori richiedono. A portata di click.

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