Dopo un 2022 di aumenti record il prezzo all’ingrosso di gas e luce sta diminuendo in modo piuttosto deciso. La discesa dei prezzi è stata confermata anche dall’ARERA, che ha diffuso le tariffe che saranno applicate alle prossime bollette dei clienti che hanno un’utenza nel mercato a maggior tutela. La cattiva notizia per gli italiani è che l’importo finale delle bollette non scenderà in maniera proporzionale: il governo ha infatti deciso di ripristinare il pagamento degli oneri di sistema. Quale sarà l’impatto sulla spesa delle famiglie per luce e gas?
Quanto si spenderà per le bollette nel 2023
Finalmente, dopo le tariffe record registrate lo scorso anno, i prezzi della luce e del gas si sono ridotti in modo sostanzioso, tanto che con l’ultimo aggiornamento le tariffe praticate dall’ARERA ai clienti del mercato a maggior tutela sono più basse di oltre il 55% per la bolletta elettrica e di oltre il 13% per la bolletta del gas rispetto al periodo precedente.
Anche per chi ha attivato un’utenza nel mercato libero e ha optato per una tariffa indicizzata è presumibile un adeguamento al ribasso delle tariffe, variabile a seconda delle decisioni prese dall’azienda con la quale si è concluso il contratto.
La discesa dei prezzi sul mercato all’ingrosso però non si tradurrà in una proporzionale discesa delle bollette. L’allentamento della crisi, infatti, ha spinto il governo a rimuovere l’agevolazione in vigore nei mesi scorsi relativa agli oneri di sistema.
Per la bolletta della luce questo vuol dire un ripristino del pagamento degli oneri che erano stati azzerati. Per la bolletta del gas, invece, vuol dire passare da un valore negativo ad uno positivo.
Secondo le simulazioni condotte da Segugio.it, la reintroduzione in bolletta degli oneri di sistema avrà un impatto notevole sugli importi delle bollette. Prendendo in considerazione una famiglia con consumi medi, l’aumento della spesa annua per la bolletta del gas arriva fino al 46% rispetto alla spesa annua calcolata tenendo conto delle agevolazioni in vigore fino al 31 marzo. L’impatto sulla bolletta dell’elettricità sarà invece più contenuto, attestandosi attorno al 12-16% in più.
Cosa si può fare per ridurre le spese delle bollette luce e gas
Nel corso del 2022 la provincia di Roma ha registrato un non invidiabile primato, piazzandosi al primo posto della classifica delle province nelle quali la spesa per l’energia elettrica è stata più alta. Secondo la rilevazione di Segugio.it, una famiglia con consumi medi e con un’utenza attiva nel mercato tutelato ha avuto una spesa di ben 1.500 euro all’anno.
Di fronte a una cifra così alta, cercare una soluzione per ridurre le spese è prioritario. Passare dal mercato a maggior tutela al mercato libero dell’energia è la strategia più efficace per ridurre direttamente l’importo delle bollette. Attivando la migliore offerta dell’energia il risparmio che si può ottenere è importante, anche grazie al fatto che le tariffe sul mercato dell’energia sono perlopiù indicizzate e riflettono le riduzioni di prezzo che avvengono sul mercato all’ingrosso in maniera più rapida rispetto a quanto succede nel mercato a maggior tutela.
Confrontare le tariffe praticate dai diversi fornitori di luce e gas permette di individuare la soluzione più conveniente. Oltre a considerare le tariffe singole di luce e gas, è possibile estendere l’analisi anche alle tariffe dual fuel, che prevedono l’attivazione della fornitura dell’elettricità e del gas con una stessa società. In questo modo è spesso possibile ottenere degli sconti proporzionali ai volumi di energia elettrica e di gas consumati e si può risparmiare tempo nella gestione delle bollette e dei rapporti con l’azienda fornitrice, dal momento che c’è una sola bolletta e un solo servizio clienti a cui fare riferimento.
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