Con il calore della città e con l’ultimo applauso si è salutato il feretro dell’On. Paolo Tuffi mentre usciva dalla cattedrale con il Gonfalone della città schierato insieme al Sindaco Daniele Natalia.
Così è stato definitivamente salutato Paolo Tuffi, il sindaco di tutti, già Segretario Provinciale della DC, Consigliere Regionale eletto con una valanga di voti, Assessore Regionale all’urbanistica e infine Parlamentare della Repubblica Italiana che anche nella morte ha voluto dimostrare l’attaccamento alla sua città natale, come ha ricordato il celebrante il parroco Don Marcello Coretti, che ha officiato le esequie nella bellissima cattedrale di Santa Maria ad Anagni. Qui la bara dell’On. Tuffi è stata preceduta da una timida grandinata che forse ha scoraggiato gli anagnini, ma che prima della chiusura delle esequie hanno riempito la chiesa.
C’erano veramente tutti, gli amici più stretti, sia quelli di Anagni a cominciare dal suo successore Luciano Rossignoli, oltre ovviamente il Gonfalone della Città che ha reso gli onori ad un sindaco del fare che per la città di Anagni ha fatto veramente molto, ma anche avversari politici che hanno sempre rispettato la figura di Tuffi come Savo Sardaro.
La moglie Tiziana Caprioglio ha accompagnato, insieme alla cognata più nota l’attrice Debora, Paolo da Mestre dove era stato ricoverato in ospedale e dove è morto ad 81 anni fino ad Anagni. A riceverlo i figli che avevano organizzato le esequie. Ad accompagnare Paolo fino alla tomba, vicino al padre Lamberto (stimato Farmacista) e alla madre, vi era anche l’assessore di Frosinone Riccardo Mastrangeli, altri amministratori della città e rappresentanti dei comuni di Fiuggi, Paliano, Serrone e il suo fedele segretario personale Pino Finocchi, rimasto in piedi per tutta la Santa Messa. Da Roma, è arrivato anche il gallerista, dove Paolo si rifugiava con la sua “arte distante” ma molto significativa e con la quale aveva trovato la sua dimensione di vita, insieme all’ultima compagna ritirandosi poi in quel di Mestre
Katia Piacentini
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