«O pesce fète d‘a capa», dicono a Napoli, e il detto si è dimostrato terribilmente vero anche per Artena. La cittadinanza intera si era messa (ed era stata messa) sotto accusa dopo il feroce assassinio di Willy Monteiro Duarte. Ognuno di noi era stato costretto a guardarsi allo specchio e a fare i conti con quello che era stato taciuto fino a quel momento. Ma, appunto, il pesce “puzza” dalla testa. E qual è la testa di una cittadinanza se non la sua amministrazione comunale?
Scoperchiato il vaso di Pandora
Una mattina Artena si è svegliata e ancora una volta balzava agli onori della cronaca come “paese dei briganti”. I colpevoli, che però sono innocenti fino a prova contraria, erano nientemeno che il Sindaco, diversi assessori, buona parte della polizia locale, segretarie e dipendenti comunali. Anche l’opposizione non era poi così “oppositiva”. Un vaso di Pandora che una volta scoperchiato sarà difficile richiudere. Anche se i sopravvissuti all’ecatombe dell’operazione Feudo sembrerebbero non aver alcuna intenzione di mollare.
Lo ha detto anche il vicesindaco facente funzione, Loris Talone, non iscritto nel registro degli indagati anche perché all’epoca dei fatti era impegnato a risolvere altri “problemi personali”. Sembrerebbe, per ora, che a prendere il posto di Domenico Pecorari in consiglio comunale sarebbe la prima dei non eletti, cioè Carla Emiliana Saucelli. In queste ore sembrerebbe che si stia lavorando anche al rimpasto di giunta, con la ridistribuzione delle deleghe. La comunicazione istituzionale, tuttavia, continua a essere difettosa e gli annunci che riguardano i 15mila abitanti di Artena vengono fatti alternativamente sugli stati di Whatsapp e di Instagram. Una modalità nuova, probabilmente frutto di una attenta analisi da parte di strategici social media manager.
Artena chiede risposte certe
Ma il paese ha bisogno di risposte certe e concrete, soprattutto in questo periodo di forte crisi nazionale. Loris Talone è pronto a prendersi l’onere di scegliere per la salute fisica e mentale dei propri concittadini? Dopo un colpo così forte quanto c’è da fidarsi di chi è rimasto? Sono domande lecite, che tutti si pongono. Anche chi ha beneficiato delle multe cancellate e dei favori che hanno infine portato al disastro. Sottolineiamo poi, in seconda battuta, che al momento Artena, oltre a non avere più il Sindaco, non ha più neanche il Comandante della Polizia locale, il cui contratto è scaduto lo scorso 31 ottobre, e nemmeno il Vicecomandante, iscritto nel registro degli indagati. Il paese non solo è senza testa, ma anche senza braccia operative. Per questo motivo l’opposizione, nella persona di Silvia Carocci, preme affinché si possa andare a nuove elezioni. Si tratterebbe, secondo la Carocci, di un bene per la comunità, già provata dagli eventi dei mesi scorsi e da anni di abbandono.
Articolo a cura di MIRIAM GUALANDI
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