Cave: folgorato mentre esegue lavori di potatura, morto 29enne

E’ rimasto folgorato dopo aver tranciato inavvertitamente dei cavi di alta tensione mentre eseguiva dei lavori di potatura. L’incidente sul lavoro è avvenuto nella tarda mattinata di ieri, mercoledì 4 maggio, a Cave, comune dei monti Prenestini. A perdere la vita Antonio Stazi un 29enne, per cui non c’è stato nulla da fare. L’intervento dei Carabinieri della locale stazione e della compagnia di Palestrina in un fondo privato in via Speciano, strada secondaria del comune della provincia sud della Capitale dove poco prima, durante dei lavori di potatura in una villetta, un 29enne che lavorava per conto di una ditta, ha tranciato inavvertitamente dei cavi dell’alta tensione rimanendo folgorato. Per il giovane non c’è stato nulla da fare, è morto sul colpo. Informata l’autorità giudiziaria, la salma del 29enne è stata portata al policlinico Tor Vergata di Roma dove è stata disposta l’autopsia. Sul posto per ricostruire la tragedia, oltre ai militari dell’arma, anche il personale dell’ispettorato prevenzione e protezione del lavoro della Asl Roma 5. 

Task force regionale con enti ispettivi

Ad esprimere vicinanza alla famiglia del giovane lavoratore morto l’assessore al lavoro, nuovi diritti, scuola e formazione della regione Lazio Claudio Di Berardino: “Desidero esprimere le mie condoglianze alla famiglia dell’operaio morto folgorato oggi a Cave, in provincia di Roma. Ancora una volta come Regione Lazio ribadiamo che non si può rimanere indifferenti a tragedie come questa e che non si deve più continuare a morire perché si svolge il proprio lavoro non in sicurezza. Gli incidenti sul lavoro, anche mortali, sono legati in larga misura all’assenza di protezioni, alla sottovalutazione dei rischi e all’inadeguata organizzazione e gestione della struttura produttiva. In contesti lavorativi che si evolvono e diventano più complessi, anche e soprattutto in relazione alle modifiche normative in corso nel settore della sicurezza, è fondamentale puntare su prevenzione e formazione. Noi come regione lo stiamo già facendo e tra le ultime azioni in tema di salute e sicurezza ne ricordo due in particolare: la proroga dei termini del bando relativo alla formazione e la campagna di comunicazione e di sensibilizzazione della regione che partirà nei prossimi giorni. Strumenti questi a disposizione di lavoratori e imprese che devono essere formati, informati e consapevoli dei loro diritti e dei giusti comportamenti da tenere sui luoghi di lavoro e da una adeguata organizzazione del lavoro – conclude l’assessore della giunta Zingaretti – . Inoltre, per sollecitare l’implementazione sul territorio regionale della pianificazione delle attività ispettive abbiamo convocato la Task force regionale con tutti gli Enti competenti in attività di controllo e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro“.

La consigliera regionale Eleonora Mattia ha aggiunto. “A pochi giorni dal 1 maggio si continuano a contare le vittime sui luoghi del lavoro. Le mie più sentite condoglianze vanno alla famiglia del giovane operaio di 29 anni che ha perso la vita a Cave, in Provincia di Roma, folgorato mentre effettuava lavori di potatura di un albero. I dati sulle morti bianche sono drammatici. Ogni tre giorni in Italia muore un lavoratore o una lavoratrice. Nel corso del 2021 sono state quasi 1.200 le persone che non hanno fatto più ritorno a casa dal posto di lavoro e circa 190 da inizio anno. Bene la convocazione tempestiva della task force regionale con tutti gli Enti competenti in attività di controllo e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Occorre agire subito per operare un cambio nella cultura del lavoro e mettere la sicurezza al centro delle politiche e dell’organizzazione aziendale. Per un diritto al lavoro che non sia più sacrificato!”.

Salute e sicurezza sul lavoro: “prevenire meglio che curare”

Annalisa Cappa, della Safety & Security, azienda leader nel settore della salute e sicurezza sul lavoro, da sempre cerca di far sentire la sua voce per sensibilizzare sulla questione in oggetto. “Solo nel primo trimestre del 2022 ci sono state 189morti bianche sul lavoro, per questo bisognerebbe fare più formazione e informazione al personale e ai datori di lavoro prima di accedere sul posto di lavoro. Bisognerebbe far capire loro quali sono realmente le conseguenze a cui vanno incontro, ma soprattutto bisognerebbe fare molta più attenzione alle manovre da svolgere in fase lavorativa per non recare danno a se stessi o ad altri. A oggi bisogna ancora entrare nell’ottica ce prevenire è meglio che curare”.

Articolo a cura di MANUEL MANCINI

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