Dai pomodori in bottiglia al sugo per la pasta all’amatriciana per la Sagra delle pesche del prossimo fine settimana

Settembre è il mese in cui i pomodori vengono “spremuti” e messi all’acqua bollente per farne un gustoso sugo in bottiglie, riciclando quelle che si buttano delle birre, per consumarli in famiglia fino alla nuova stagione.

E’ quanto sta facendo l’azienda dei fratelli Donati che ha piazzato al centro dell’ingresso della proprietà in via fontana Barabba a Paliano due bidoni pieni di bottiglie con il fuoco acceso sotto, per meglio far condensare la conserva all’interno.

Orbene, non possiamo dimenticare in questo articolo il Sig. Luigi Foglietta, che era andato da un amico per farsi prestare la macchina per spremere i pomodori e tornando a casa a causa di un abbaglio di sole è andato a schiantarsi contro un camion che stava facendo manovra al bivio di Via Mola Casale a Paliano e per lui purtroppo non c’è stato nulla da fare. Un Commosso ricordo per questa figura che incarna il vero modo di fare il contadino.

Tornando all’azienda agricola dei fratelli Donati qui dove tutti si stanno impegnando per preparare al meglio la VII Sagra delle Pesche e di tutti gli altri frutti che ci dona la terra in questo momento: mele e verdure di ogni specie. Da queste bottiglie uscirà il sugo con il quale verrà preparata la pasta all’amatriciana.

Festa delle pesche con quelle settembrine che quest’anno sono veramente eccezionali e che in un bicchiere di vino bianco Passerina del Frusinate fanno ingolosire tutti. L’azienda dei fratelli Donati è costantemente controllata dal CREA, l’organo preposto al controllo dell’agricoltura sana, che purtroppo è poco redditizia ma con la quale si dovrebbe tornare per vivere meglio. Il Crea è il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria del Ministero dell’Agricoltura.

Insomma si sta preparando veramente la festa della campagna amica, tanto per parafrasare lo slogan della Coltivatori Diretti, di cui l’azienda dei Fratelli Donati fa parte ed è associata.

Giancarlo Flavi