Il Bosco di Paliano prende forma ed inizia ad attirare centinaia di visitatori

Con un forte messaggio di salvaguardia dell’ambiente e di fronte  a centinaia di persone che hanno girovagato in lungo e in largo all’interno del Bosco di Paliano, inserito nel Monumento Naturale Regionale  La Selva – Mola dei Piscoli, è partita la nuova “avventura”, che in qualche modo cerca di ridare il volto necessario ad un nuovo turismo ambientale alla città di Paliano ed a tutta la zona tra le province di Roma e Frosinone. 

Grazie alla bella iniziativa dei figli di Antonello Ruffo di Calabria numerosi sono stati gli avventori del bosco di Paliano che hanno avuto la possibilità, assieme al Sindaco di Paliano Domenico Alfieri ed al suo assessore Simone Marucci, di vedere questo luogo incantevole, di cui si era sempre sentito parlare. La domenica, nella seconda giornata di apertura i visitatori sono stati quasi un migliaio.

 Domenico Alfieri ha ribadito il concetto che tutta la proprietà regionale (188 ettari comprensiva del borgo passata in comodato d’uso allo stesso comune) si sta assegnando con bandi di evidenza pubblica, che sta facendo i relativi bandi ad evidenza pubblica. L’idea è quella “di far nascere un consorzio o  una rete d’impresa che possa gestire nel complesso un progetto comune con l’amministrazione comunale che si sta adoperando per farlo nascere al fine di sviluppare al meglio tutta quella potenzialità ambientale che esprime. Non solo il Bosco di Paliano, ritrovato e aperto al pubblico gratuitamente, grazie alla coraggiosa iniziativa degli eredi Ruffo, ma tutta la proprietà regionale unita insieme a quella dei privati, al fine di creare un corpo compatto con le loro univicità”,. 

Domitilla, Claudia e Valentina Ruffo lo hanno accolto per illustrare le loro innovative idee di come sostenere l’ambiente e di come valorizzare quel bellissimo  polmone verde, nel rispetto della natura e degli uomini, con l’agricoltura biologica e biodinamica. Si vuole creare un prodotto vero palianese come nell’idea generale di Dom Antonello Ruffo di Calabria, anti signano del mantenimento dell’ambiente sin dal lontano degli anni 70, che fece nascere lo stupendo parco uccelli che a Paliano nel corso dei suoi anni di vita ha portato conoscenza e rispetto per la città.

Oggi, dopo i mesi chiusi in casa a causa della pandemia da coronavirus, questo polmone verde aperto liberamente al pubblico è certamente un’importante boccata d’ossigeno naturale per quanti nella prima e seconda parte della giornata si sono voluti recare a portare il loro contributo al Bosco di Paliano, scoprendo principi sani e nuovi giochi, soprattutto per i più piccoli, da fare, nel rispetto dell’ambiente. 

Così i bambini si sono riversati nell’area loro riservata, dove hanno avuto veramente un bel da fare e soprattutto fatto nuove esperienze, con ponti tibetani bassi e in sicurezza creati appositamente al fine di creare nuove emozioni ai  bambini partecipanti. Oppure che hanno affittato una bici e fatto sia i giri sui percorsi corti o lunghi  di oltre 5 Km di tutto questo meraviglioso bosco, rimasto per lo più incontaminato.

Nel pomeriggio, oltre alla visita degli amministratori, vi è stato anche un bellissimo spettacolo degli Ernicantus, un gruppo folkloristico locale, che ha rallegrato questa bella giornata ambientale nel bel mezzo della natura.

E’ stato possibile, nelle prime due giornate, anche poter degustare il maialino dei Monti Lepini,  carne senza colosterolo, offerto ai visitatori dall’azienda agrituristica “la Sonnina” della vicina Genazzano, che ha predisposto un accurato stand de-gustativo ed i tavoli messi a disposizione dai Ruffo,  insieme alle verdure offerte dall’aziende agricola di Emanuela Nicoli, tutte inserite nel contesto di queste due bellissime giornate che hanno rimesso in moto una nuova avventura ambientale.  Insomma, si sono potute passare due giornate immerse nel verde, al fine di riscoprire la socialità, di stare insieme, in un ambiente nuovo e pieno di emozioni originali. È stato ribadito il concetto che insieme si vince, da soli non si va da nessuna parte, soprattutto con l’ambiente, anche perché la natura sa come bene difendersi dall’insidie degli uomini, che devono e possono rispettare l’ambiente e lasciarlo nel migliore dei modi ai nostri figli e ai nostri nipoti.

Giancarlo Flavi

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