Sabato mattina, 9 luglio, l’amministrazione comunale di Labico guidata dal sindaco Danilo Givannoli ha tenuto un assemblea pubblica per esporre le ragioni di carattere legislativo che impongono il passaggio ad Acea. Nella provincia di Roma solo 14 Comuni su 121 non sono ancora convenzionati con Acea Ato 2; questi l’11 maggio 2022 hanno ricevuto una diffida: entro il 30 settembre 2022 debbono completare la convenzione, pena il Commissario ad acta oltre che il danno erariale.
Il primo cittadino Danilo Giovannoli, affiancato dalle assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica Giuseppina Bileci, ai Servizi Sociali Giulia Lorenzon, alla Cultura Tina Miele e dal presidente del Consiglio comunale Enzo Fasani hanno esposto tutti i vari passaggi sulla vicenda. “Abbiamo due possibilità: o attendere il Commissario o fare questo passaggio che riteniamo migliore”. Poi hanno rassicurato la cittadinanza sulle tariffe che “sono uguali per tutti e sono le stesse già applicate anche a Labico”.
Ad Acea Ato 2 saranno affidati tutte le reti idriche comunali e la gestione degli impianti di depurazione. Sarà Acea che nel futuro andrà a effettuare le migliorie e gli investimenti per tutto ciò che concerne la rete idrica e fognaria tramite l’inserimento nel piano triennale dei lavori che sarà concordato dall’assemblea dei sindaci. Per quanta riguarda Colle Spina, il pozzo, non sarà affidato ad Acea in quanto gestito da un consorzio privato, dunque fino a quando non sarà acquisto dal Comune resterà così.
“Questo passaggio non ci soddisfa, ma è sconsiderato opporsi perché non vogliamo un Commissariamento, sia per il danno erariale, sia perché vogliamo essere noi a traghettare il sistema idrico ad ACEA – hanno spiegato dall’amministrazione – Ad ACEA non andranno le fonti del percorso delle fonti. Abbiamo richiesto, per ora informalmente, uno sportello di ACEA a Labico. Col passaggio i cittadini potranno accedere al bonus idrico più un ulteriore bonus comunale del 30%”. In questi giorni il personale di ACEA sta effettuando dei sopralluoghi. “I termini sono perentori per questo passaggio, ma noi vogliamo essere dei soggetti attivi. L’Amministrazione vuole chiudere positivamente ogni situazione per far crescere Labico con uno sviluppo ragionato”.
Articolo a cura di M.M. & R.C.
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