Nella mattinata di sabato 9 luglio, durante l’assemblea pubblica tenuta dall’amministrazione comunale di Labico guidata dal sindaco Danilo Givannoli per esporre le ragioni di carattere legislativo che impongono il passaggio ad Acea Ato 2, il gruppo Consiliare di opposizione a nome del Consigliere comunale Nadia Teresa Ricci, ha annunciato di presentare al Consiglio comunale una mozione con a oggetto “adempimento obblighi di legge per il trasferimento e il servizio idrico integrato ad Acea Ato 2, proposta consiliare”. La stessa è stata letta ai presenti e recita il seguente testo.
Premesso che “in data 4 luglio 2022 è stato ritirato, per vizio di forma, il punto n. 2 o.d.g. riguardante il trasferimento idrico comunale e le relative infrastrutture idriche ad Acea Ato 2”, considerato che “il patrimonio idrico comunale rappresenta un bene collettivo di carattere primario, lo stesso deve essere salvaguardato con ogni possibile azione di tutela. Riteniamo indispensabile prima definire tutti gli aspetti inerenti il perfezionamento della gestione ovvero vantaggi e svantaggi per la cittadinanza, utilità e/o passività per il patrimonio infrastrutturale del Comune di Labico, contenuti della convezione, richieste di opere compensavite”.
Tenuto conto che “la Regione Lazio, con nota 17 maggio 2022 protocollo 0483542, ha diffidato il Comune di Labico a provvedere con un atto deliberativo al trasferimento del servizio idrico comunale e delle relative infrastrutture idriche entro il 31 maggio 2022 con conclusione delle procedure di trasferimento entro il 30 settembre 2022”, impegna il sindaco e la Giunta “a seguire una linea amministrativa che considere una duplice azione: opposizione al commissariamento regionale (nota del 17 maggio 2022) e contestuale apertura delle trattative con Acea attraverso la preventiva ricognizione di tutto il patrimonio idrico comunale, eventuali adeguamenti strutturali a norma di legge, piano tariffario, individuazione delle opere compensative a beneficio del Comune di Labico. Ad attivare una campagna informativa con il coinvolgimento popolare anche attraverso lo strumento referendario. A costituire una commissione straordinario di vigilanza e trasparenza di cui facciano parte anche i rappresentati di questo gruppo scrivente al fine di garantire scelte amministrative condivise in maniera ampia”.
Articolo a cura di M.M.
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