Agroplus Calvario di Paliano festeggia i suoi primi dieci anni di attività con una semplice cerimonia, ma soprattutto offrendo più servizi e prodotti di qualità ai clienti che operano in agricoltura.
Il giovane Massimiliano, rimasto orfano di papà Paolo molto giovane, che oltre una quarantina di anni fa aveva creato l’attività sulla Prenestina a Paliano, ha saputo insieme alla mamma Fiorella Necci, dare un forte impulso all’azienda seguendo i più rigorosi canoni, ma soprattutto seguendo la nuova tecnologia che si sta adoperando per una agricoltura moderna e responsabile.
Abbiamo avvicinato il giovane Massimiliano, molto indaffarato nel salutare vecchi e nuovi clienti, che gli sono stati vicini in questo momento di festeggiamenti.
Cosa rappresentano questi dieci anni di lavoro insieme alla mamma?
“Per me i dieci anni sono in un certo senso un punto importante di un’attività più solida, perché questa attività è partita da circa 40 anni fa, con mio padre Paolo. 10 anni sono quelli che più mi hanno visto da protagonista principale di questa bella avventura. Sono dieci anni letteralmente volati, accettando le sfide quotidiane che si sono presentate da parte dei nostri clienti, ma soprattutto dai nostri partner commerciali ci hanno sempre stimolato. C’è stata una sfida dietro l’altra e questo ha fatto si che questi primi dieci anni passassero molto velocemente senza che ce ne rendessimo conto. Periodo di cambi epocali in questo duro ambiente della campagna e soprattutto della vita a cominciare dalla perdita di mio papà Paolo, di alcuni nostri collaboratori preziosi e storici quali Marcello e Lea che ci hanno lasciato prematuramente. Marino che è stato il nostro primo pensionato che è tornato oggi a renderci omaggio e poi a tutte le persone che ci hanno affiancato. Comunque sia è una bellissima avventura e speriamo che oggi sia solamente una tappa”.
Ecco una tappa importante perché mi sembra di capire che avete un’azienda mastodontica per questo settore, come è formata:
“Si sta parlando di una struttura che ha il nucleo centrale di 1.300mq come punto vendita. Poi abbiamo l’altra struttura di 300 mq per i prodotti affini alla vendita ed un’altra struttura di 1.600 mq per lo smistamento di cereali. Abbiamo uno staff di 11 persone e la nostra vita si sviluppa in due parti: il punto vendita al minuto per il pubblico territoriale che arriva da tre province. Poi c’è la parte superiore dove facciamo confezionamento di cereali che andiamo a distribuire in alcuni punti vendita dislocati in tutta la Regione Lazio sia all’ingrosso che al minuto”.
È questa un’azienda diventata molto importante nel comprensorio, non solo della provincia di Frosinone ed a Sud di Roma.
“Certamente si! Perché con il lavoro all’ingrosso che facciamo con i punti vendita tocchiamo tutte le provincie del Lazio. Per quanto riguarda il pubblico al minuto, poiché siamo in una zona di confine comunque di raccordo ovviamente, abbiamo clienti delle due o tre provincie che ci vengono a trovare, grazie al servizio che offriamo, perché diamo tutto e di più ai nostri clienti. Ecco questa giornata vuole essere soprattutto di ringraziamento ai nostri affezionati e nuovi clienti”.
Massimilano, come è stato vissuto il brutto periodo della pandemia?
“È stato certamente un periodo brutto per tutti. Il nostro punto vendita ha assunto anche una funzione sociale, perché noi siamo stati sempre aperti ed abbiamo fornito un buon servizio. Questa iniziativa di oggi vuole essere un grazie ai nostri clienti che venivano a comprare prodotti di necessità, però, è innegabile che venissero anche per incontrare dall’altra parte una faccia amica e scambiarsi mezza parola e uno sguardo d’intesa seppur limitatamente per quello che era l’esercizio e la posizione che era. Quindi, quando noi apriamo il cancello e tiriamo le serrande la mattina è chiaro che apriamo per scontrinare, ci ritroviamo clienti per l’acquisto di un prodotto ma poi si instaura un rapporto che magari va avanti e ci ritroviamo dei clienti che inevitabilmente ci si diventa amici. Anche se il modo di conoscersi è l’acquisto di un prodotto e quindi si instaura un rapporto che va avanti da sempre e ci possiamo vantare di avere clientela molto vasta. Quindi si crea questo rapporto, difficile da spiegare, perché quello che è un servizio di vendita con un rapporto personale. Io ho a che fare con una varietà di clienti, forse ai quali manca il rapporto umano, che so che viene a trovare da noi perché a volte siamo anche i confidenti che vogliono scambiare qualche consiglio”.
Massimiliano, per l’agricoltura percepisci il mercato come può andare avanti questa agricoltura, cosa ci manca?
“È ovvio che stiamo vivendo anni di profonda trasformazione e quindi anche l’agricoltura sta vivendo un’epoca di trasformazione però c’è futuro e speranza per tutti, soprattutto per quelli che sono disposti e disponibili ad accettare le nuove sfide. È vero che coltivare la terra è un’attività millenaria, però bisogna seguire le trasformazioni, i nuovi protocolli, i nuovi modi di fare e quello che è stato sempre fatto. A mio avviso c’è un futuro solamente per quelli che credono nel cambiamento, quindi ci sarà un futuro per quelle realtà pronte e propense ad un profondo cambiamento.
Di fatto Agroplus è un’azeinda sempre aggiornata con i tempi e dove è possibile veramente trovare tutto per la casa, agricoltura, animali ed anche piante di ogni tipo sia per l’orto che alti fusti, azienda sempre all’avanguardia.
Giancarlo Flavi
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