Paliano, il murale di Willy in largo Aldo Moro sta diventando un’icona da fotografare

Un carabiniere in servizio presso una sezione elettorale di Piazza XVII Martiri a Paliano in un momento di pausa (foto in alto) è corso a fotografare, nel vicino largo Aldo Moro, il dipinto di Willy realizzato dal grande artista Ozmo fatto venire nel nord ella Ciociaria dalla rivista Vanity Fair. Un piccolo gesto che però ci fa capire come il giovane eroe palianese oramai è diventato un simbolo da omaggiare.

La gente che transita in via Cavour a Paliano e che non ha potuto partecipare la sera dell’inaugurazione del quadro si ferma un pochino a recitare una preghiera o magari a fare un segno di croce, come ha fatto una bambina.

Willy “Il ragazzo dal sorriso d’oro” ucciso perché si è permesso con il sorriso e con le parole di fermare un amico che era coinvolto in una lite che era degenerata per un apprezzamento ad una ragazza proprio sotto i locali della movida di Colleferro. Il tutto è avvenuto il 6 settembre nel momento cruciale in cui questa città stava andando alle urne anche per il rinnovo del sindaco e dei consiglieri comunali, sconvolgendo di fatto la campagna elettorale ridotta ad una settimana.

Il comandante della stazione di Colleferro, il Maresciallo Antonio Carella, che stava uscendo dalla caserma in quella quella calda notte estiva per fare un giro con la sua moto al primo strillo udito è corso, ovviamente in borghese, a vedere cosa fosse accaduto in Piazza Oberdan. Qui ha trovato il corpo di Willy in terra esanime ed ha cercato di soccorrere ed ha assunto le prime sommarie informazioni per individuare i presunti assassini e per arrestarli in flagranza. Qualche minuto dopo li ha raggiunti ad Artena dove i ragazzi erano tornati tranquillamente a bere una birra nel bar dell’altro fratello.

Così i fratelli Bianchi Gabriele e Marco insieme a Mario Pincarelli e Francesco Belleggia sono stati prima fermati e poi arrestati. I primi tre arrivati in Carcere sono stati accolti a sputi e urla di dissenso per questo hanno chiesto l’isolamento, mentre il quarto uomo Francesco Belleggia di 21 anni, è agli arresti domiciliari. Tutti di Artena, ora dovranno difendersi dall’accusa di omicidio volontario scattata dopo l’esame autoptico sul corpo di Willy, che ne ha stabilito le cause della morte per la rottura dell’osso del collo con un calcio quando lo sfortunato giovane era in terra già brancolante.

Un sacerdote Don Paolo Bonaiuto nello scrivere una lettera pubblica, ha paragonato il gesto di Willy a quello di San Massimiliano Kolbe che ha cercato di salvare tante vite ai tempi dei nazisti ed a quello del Brigadiere dei Carabinieri  Salvo D’Acquisto morto per salvare tredici vite dai tedeschi  a Palidoro e lo ha proposto Santo contro l’odio e il bullismo per farne una nuova guida per la chiesa Cattolica Cristiana, anche perchè di questo caso se ne è parlato in tutto il mondo.

Giancarlo Flavi

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