Dopo un sopralluogo informale dall’alto fatto dal Sindaco Domenico Alfieri accompagnato dal tecnico Comunale Ing. Proietti e dall’assessore Simone Marucci sarebbe emersa nella volontà dell’amministrazione comunale di non poter “replicare” la nuova scuola a trecento metri da quella esistente. Lo spazio del parcheggio di Viale S. Francesco è troppo piccolo non si possono garantire i servizi fondamentali agli studenti, insegnanti, personale Ata.
Di fatto ci vorrà coraggio per una decisione che allontanerà le scuole dal centro storico ma in un ottima di miglioramento dei servizi per il futuro. Considerato anche il fallimento della scuola Alberghiera e dell’Istituto Agrario che hanno perso iscritti prima di cominciare e della necessità di costruire, con i sei milioni di euro arrivati dal Ministero della Pubblica Istruzione, una scuola modello che guarda al futuro e che magari rivaluti un’area compromessa, come può essere quella delle Mole, sulla strada di Anagni e non andando ad intasare il complesso sportivo di Poggio Romano, già pieno di servizi sportivi.
Con la ragguardevole cifra di sei milioni di euro si può veramente pensare ad una riqualificazione del comprensorio Le Mole, dove oltre al plesso delle scuole primarie e secondarie medie, potrebbe nascere anche un campus universitario, magari biomedico, che segua le nuove direttive internazionali che vogliono una scuola con il bosco vicino e altri importanti servizi che vengono dettati dall’ordine mondiale scolastico e civico.
Se poi la scelta dovesse cadere nella zona delle Mole, sulla strada per Anagni, si andrebbero a riqualificare anche tutti quei capannoni pieni di eternit e si avrebbero nuovi spazi più adeguati per tutta l’organizzazione scolastica.
Cari giovani amministratori ci vuole coraggio politico ed amministrativo per fare questa importante scelta che va fatta senza farsi prendere dal populismo e tenendo conto di tutte le esperienze che finora sono state fatte in quanto la vecchia scuola obsoleta di Via Beguinot non può reggere la botta per il futuro delle nuove generazione e crearne quasi un’altra identica a 300 metri di distanza, sarebbe come spendere denaro pubblico in modo del tutto inutile.
Valorizziamo al massimo questi sei milioni di euro che per capirci meglio equivalgono a circa 12 miliardi di vecchie lire e con tutti questi soldi davvero si può creare una scuola modello, visto che la scuola di Paliano ai tempi della direttrice Mazzoli, è stata sempre all’avanguardia in fatto di didattica.
Il dibattito è iniziato e quindi è giusto che il Consiglio Comunale prenda una decisione in favore della città tutta, guardando lontano e non alle esigenze di oggi, perché il domani è un’altra cosa come ci insegna questa pandemia in corso.
Katia Piacentini
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