Paliano, sono passati venti anni dalla morte del Col. Davide Franceschetti Medaglia d’oro al Valori Militare

Grazie ai suoi colleghi che ieri hanno fatto celebrare una Santa Messa in ricordo di Davide Franceschetti, ufficiale dell’arma dell’Aeronautica Militare Medaglia d’Oro al Valor Militare, Paliano scopre un altro eroe, oltre al giovane  Willy Monteiro Duarte eroe al valor civile.

Infatti, esattamente vent’anni fa come ieri, nei cieli di Lancenigo di Villorba (in provincia di Treviso), moriva Davide Franceschetti, Ufficiale dell’Aeronautica Militare di origini palianesi. A ricordare il nostro concittadino è il Tenente Colonnello Danilo Pancotti, Ufficiale Geofisico dell’Aeronautica Militare in servizio presso lo Stato Maggiore del Comando Squadra Aerea.

Danilo Pancotti ha contribuito con l’allora amministrazione comunale, all’intitolazione di uno slargo al Colonnello Franceschetti, Medaglia d’Oro al Valor Militare, in località “Bosco Castello“, nei pressi del campetto di S. Maria Pugliano (dietro il Convento dei Padri Passionisti): “’l’ 8 febbraio 2021 non sono in giro per Paliano per caso, e non a caso sono in uniforme, prima di andare a messa sono passato nella piazza intitolata al Col. Davide Ignazio Franceschetti, da lì sono passato per il corso di Paliano e prima di andare a S. Andrea, ho visto il murale intitolato a Willy Monteiro Duarte e un turbinio di emozioni mi sono venute alla mente.  Si perché queste due persone hanno fatto dell’altruismo un baluardo, sappiamo tutto di Willy ma pochi forse ricordano l’8 febbraio 2001, non sanno perché quella piazza ora è intitolata a un pilota dell’Aeronautica Militare, che a leggere le cronache era nato a Milano, ma invece palianesissimo nelle origini, che a Paliano aveva vissuto in gioventù e che molti conoscevano. Davide era speciale, me lo dicono tutti, l’ho conosciuto di vista durante un rischieramento, i nostri destini si sono incrociati più volte, l’ultimo è finito in tragedia. Io c’ero l’8 febbraio del 2001, ero di turno a Piacenza, sede del 50° Stormo, ho visto passare i tre AMX durante il loro volo di addestramento e fare quota per tornare al 51° Stormo di Istrana dove erano di Base. Non sapevo però che a bordo di uno dei tre, il Capo formazione, fosse Il Maggiore Franceschetti. Una giornata come le altre allo Stormo, che scorreva senza grandi problemi. Era strano per noi vedere gli AMX, avevano un suono diverso dai Tornado che popolavano Piacenza. Alla fine uscimmo a vederli, finì lì. Alle 14,47 però a Lancenigo di Villorba, qualcosa successe, noi lo sapemmo poco dopo quando arrivò la comunicazione interna. L’AMX di Davide ebbe un problema catastrofico al motore, un caccia senza spinta non vola, era già basso vicino al suolo, le condizioni del tempo pessime, il suo aeroporto era vicino ma si rese conto che non sarebbe più atterrato su quella pista, sotto aveva case, tante case, e qui il mio pensiero, il parallelo con Willy. La sua manovra fu un capolavoro di pilotaggio, trasformò la poca quota e velocità residua in distanza per allontanare l’aereo dalle case ed evitare danni alla popolazione civile. Ha lasciato una famiglia giovanissima, come lui d’altronde, ragazzo di 34 anni, tre figli in tenera età, eppure non ha esitato un attimo, lo avesse fatto forse la storia avrebbe avuto un epilogo diverso. Non smetto da quel giorno di pensarlo, ho perso altri colleghi in servizio, non ci si fa mai l’abitudine, ma questa storia mi ha segnato. La parte intima dei rischi connessi con l’essere un militare si affronta da soli, come solo era Davide dentro al suo caccia. Il suo nome è scritto insieme alle migliaia di caduti dell’Aeronautica Militare sotto i tre archi di Palazzo Aeronautica a Roma, io ora lavoro lì, di tanto in tanto vado a salutarlo e alzando gli occhi mi rendo conto che non è solo.

La medaglia d’oro al valor militare venne concessa il 10 dicembre 2002, nel giorno della festa della Madonna di Loreto, Patrona degli Aviatori, presso l’aeroporto di Pratica di Mare dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi alla famiglia. Questa la motivazione: «Ufficiale pilota dalle preclare e consolidate virtù militari e professionali, sempre evidenziate nel corso della sua intensa attività di volo e confermate durante le numerose missioni volate nel corso delle operazioni aeree nell’area balcanica, al rientro da una esercitazione molto impegnativa, strettamente connessa a tali operazioni, valutate responsabilmente le condizioni meteorologiche avverse, dava con generoso slancio la precedenza per l’atterraggio ai gregari della sua formazione. Ormai prossimo all’aeroporto, in presenza di gravi problemi di controllo del suo veicolo, conscio di sorvolare una zona densamente abitata, non lo abbandona per affidare la sua salvezza al paracadute ma poneva tempestivamente in essere azioni e manovre finalizzate a cercare di mantenere la governabilità ed evitare gli altissimi rischi ed i gravissimi danni che sarebbero potuti derivare alla popolazione civile dalla caduta del velivolo. A conferma delle sue capacità di pilota militare, pur in condizioni estremamente critiche, riusciva nel suo generosissimo ed altruistico tentativo di mantenere l’aeromobile in volo per guadagnare il tempo necessario ed indispensabile a scongiurare la caduta incontrollata del velivolo in zona abitata, restando ai suoi comandi con consapevolezza e lucido coraggio, sino ai limiti estremi delle umane capacità. Solo quando il velivolo, fuori dalla zona più densamente abitata, si rendeva totalmente incontrollabile e le possibilità di salvezza personale erano ormai irrimediabilmente compromesse, ne tentava in extremis l’abbandono, perdendo la vita mentre il velivolo impattava al suolo, distruggendo senza arrecare danni. Io invece ero presente al momento dell’inaugurazione del luogo a Santa Maria Pugliano, che spesso le amministrazioni che si sono succedute lo hanno dimenticato. Sono felice di scrivere, nuovamente questa triste ma bella storia di un altro cittadino di Paliano, che ha dato la vita per lo Stato Italiano e la sua storia personale, oggi ne esalta le qualità. Quindi, Paliano già aveva una medaglia d’oro al valor Militare e queste mai da nessuno è stato evidenziato.

  Giancarlo Flavi 

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