San Cesareo, inaugurazione ambulatorio mobile ADMO

Questa mattina, 12 giugno, alle ore 10 a San Cesareo si svolge la presentazione dell’ambulatorio mobile ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo). Si tratta di un veicolo perfettamente attrezzato per effettuare visite ed esami così come richiesto dalle normative vigenti. D’ora in poi, i medici e gli operatori di ADMO potranno finalmente arrivare in ogni luogo della regione per permettere la tipizzazione a più persone possibili, concretizzando ancora di più la possibilità di donare il midollo osseo.

Che cos’è ADMO?

ADMO è l’associazione donatori midollo osseo. Essere donatori di midollo osseo è fondamentale. Infatti, soltanto una persona su 100.000 è compatibile con chi, in questo momento, è in attesa della trapianto di midollo osseo. La compatibilità è estremamente rara, ed è per questo che è necessario avere a disposizione molti possibili donatori.

Come donare il midollo osseo?

Per diventare donatori è necessario effettuare l’iscrizione sul sito ufficiale di ADMO (admo.ti). Si procede poi con la tipizzazione, ossia l’analisi di un campione di sangue o di saliva dal quale ricavare il profilo Donatore ed entrare così nel Registro Italiano Donatori Midollo Osseo.

Se il profilo dominatore dovesse poi risultare compatibile con quello di un potenziale riceventi, si viene contattato dal Centro Donatori e si procede con il trapianto.

L’inaugurazione dell’ambulatorio mobile significa moltissimo per la realtà della donazione del midollo osseo. Infatti, mentre la donazione del sangue è ormai qualcosa che molte persone fanno regolarmente, quella del midollo osseo sembra essere ancora lontana dal diventare un gesto visto come “normale”, forse perché si ha paura che possa essere un intervento invasivo.

Sul sito ufficiale di Admo è possibile trovare tutte le informazioni su donazione e tipizzazione, e si può leggere le modalità in cui avviene il trapianto qualora si risultasse compatibili. Inoltre, sulla pagina Instagram Admo Roma potete seguire la realtà di Admo operare quotidianamente sul nostro territorio. 

Articolo di Esmeralda Moretti