Scuola, fa discutere l’ordinanza di Artena della proroga per la riapertura

Fa discutere l’ordinanza del vicesindaco di Artena Loris Talone che nella giornata di ieri ha siglato l’atto per la riapertura delle scuole al 17 di gennaio anziché al 10 gennaio, così come previsto. Nella mattinata odierna è spuntata una nota della Asl Roma 5, della quale Artena fa parte, dove sostanzialmente si chiede ai sindaci di non prendere iniziative personali.

La nota della Als Roma 5

Oggetto: evoluzione del quadro epidemiologico e misure di contenimento della diffusione del SarS-CoV-2

Rientro a scuola in sicurezza

In considerazione dell’andamento della curva epidemiologica – anche con riferimento alle caratteristiche della nuova variante “omicron” – e del prossimo rientro alla scuola in presenza, è necessario consolidare azioni sinergiche e coordinate fra gli operatori sanitari e gli enti locali, ed implementare la qualità della comunicazione alla popolazione, finalizzata alla comprensione della situazione e al coinvolgimento generale nelle azioni di contrasto.

Il ruolo dell’ASL

1. attivazione di un servizio di messaggistica SMS che raggiunge l’Utente con un’informazione iniziale tempestiva;

2. attivazione di un servizio mail finalizzato alla trasmissione di tutte le indicazioni necessarie per far fronte alla positività e l’invito a rivolgersi immediatamente al proprio medico di famiglia in caso di dubbi o preoccupazioni sulla propria malattia;

3. potenziamento del servizio di chiamata attiva degli Utenti positivi;

4. potenziamento del servizio mail – sisp@aslroma5.it – dedicato ad Utenti “fragili” (senza medico di famiglia, gravide, con patologie croniche, anziani, non completamente vaccinati o non vaccinati);

5. prosecuzione dell’ordinario servizio di comunicazione ai Comuni dei nuovi positivi, dei guariti e degli attualmente contagiosi;

6. Nelle aree a maggiore incidenza di nuovi casi, gli studenti di diverse classi – per il tramite dei dirigenti scolastici – verranno invitati nei drive tamponi aziendali, per effettuare un test prima del rientro a scuola, nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 gennaio.

Il ruolo delle scuole

Numerosi studi hanno dimostrato che la scuola, qualora correttamente adottate tutte le specifiche misure di contenimento per la diffusione del contagio, non rivestono un ruolo cruciale nell’incremento dei casi.

In considerazione dell’attuale fase pandemica e del prossimo rientro a scuola in presenza degli studenti è fondamentale:

1. Il rigido rispetto delle indicazioni di cui all’ultimo DPCM (5 gennaio) in materia di misure di contenimento della diffusione del contagio, anche in ambiente scolastico;

2. Utilizzare in maniera corretta il software messo a disposizione dalla ASL Roma 5 per la fluidificazione di tutti i passaggi e delle comunicazioni genitori-scuola-SISP;

3. La costante preliminare condivisione con il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della ASL delle strategie da intraprendere per il contenimento della diffusione del contagio, ivi incluse le possibili misure più “drastiche” quali la sospensione dell’attività in presenza.

Il ruolo delle famiglie per la scuola sicura.

Le famiglie devono osservare poche, ma importanti attenzioni, al fine di ridurre il rischio di trasmissione del virus:

1. se il bambino mostra sintomi riferibili al covid (febbre, raffreddore, mal di gola, mal di testa, sintomi gastrointestinali, perdita di gusto e/o olfatto), anche se leggeri, il pediatra o medico di famiglia deve essere contattato prima di inviare il bambino a scuola;

2. comunicare immediatamente alla scuola l’eventuale positività ad un test per la ricerca di SARS-CoV-2 del proprio figlio, in maniera tale da permettere la rapida messa in atto delle misure previste per il contenimento del contagio: si ricorda che per i test rapidi non è più necessario avere una conferma con un test molecolare;

3. agevolare il rispetto dei termini della quarantena/isolamento, anche se il bambino è completamente asintomatico e in apparente buona salute;

4. promozione dei corretti comportamenti volti al contenimento della diffusione del contagio, quali l’uso della mascherina FFP2, il distanziamento, l’igiene frequente delle mani;

5. far effettuare il test al/la studente/ssa nel momento in cui viene prescritto dalla ASL, prenotando presso uno dei drive tamponi dell’ASL o nelle farmacie dove sarà possibile effettuarlo gratuitamente (per le fasce d’età degli studenti).

Il ruolo degli amministratori locali

Prosecuzione ed implementazione delle misure specifiche di mitigazione dei contagi che dovranno essere tenute in considerazione:

1. evitare occasioni di assembramento della popolazione e limitare eventi di gruppo;

2. implementazione e promozione di una comunicazione chiara e comprensibile alla Cittadinanza, anche con riguardo al ventaglio dell’offerta diagnostica – drive-in tamponi, test rapidi in farmacia, assistenza da parte dei MMG/PLS;

3. supporto ai dirigenti scolastici e agevolazione del costante dialogo con la ASL, scongiurando iniziative autonome e limitative della frequenza da parte degli studenti in assenza di una preliminare condivisione delle motivazioni con il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica;

4. promozione continua e costante della campagna vaccinale anti-COVID tra la Cittadinanza.

Artena apertura delle scuole prorogata

Artena, ad ora, è l’unico comune del circondario della Valle del Sacco, dei Monti Lepini, dei Castelli Romani, ad aver preso la decisione di aprire le scuole una settimana dopo la data prevista. Molte amministrazioni hanno deciso di effettuare gli screening alla popolazione scolastica: Labico, Valmontone, Rocca di Papa, Cave, ecc. Ma la riapertura delle scuole, prevista per lunedì 10 gennaio, rimane una questione ancora dibattuta in tutta Italia, nonostante il Governo Draghi abbia confermato l’intenzione di non ritardare il rientro degli studenti. Eppure, l’aumento esponenziale dei contagi da Covid alimenta una forte opposizione alla scelta assunta da Palazzo Chigi.

A schierarsi contro la riapertura sono anche i presidi. che attraverso la loro rappresentanza nazionale hanno chiesto la Dad. Ma a guidare il fronte del posticipo ci sono i presidenti di Regione e moltissimi sindaci, che temono le conseguenze in termini di diffusione del virus con il suono della prima campanella dopo le vacanze. La differenza sostanziale tra le due figure istituzionali è che, con le nuove norme, i presidenti di Regione non possono più decidere in autonomia la chiusura delle scuole, salvo per motivi di straordinaria urgenza che siano contestuali all’istituzione della zona arancione o rossa; al contrario, i sindaci, che rappresentano la massima autorità in materia di tutela della salute pubblica a livello locale, hanno maggiore libertà di manovra, sebbene anche le loro ordinanze siano a rischio ricorso al Tar, come avvenuto spesso durante lo scorso anno scolastico.

Le dichiarazioni di Stefano Cacciotti sindaco di Carpineto Romano

«Amministrare una comunità durante un’emergenza sanitaria di queste dimensioni non è una passeggiata di salute. Sono tante le responsabilità che ricadono su un Sindaco e altrettante le risposte che i cittadini si aspettano, in particolare quando si parla di diritti costituzionalmente garantiti come quello all’istruzione, al lavoro e alla tutela salute pubblica. Detto ciò, come sempre dall’inizio della pandemia, ci rimbocchiamo le maniche e lavoriamo al meglio delle nostre possibilità per garantire un corretto bilanciamento dei diversi legittimi interessi della nostra comunità, seppur con strumenti, risorse e mezzi molto spesso non adeguati. Il tema del rientro a scuola è da sempre uno dei temi più sensibili, controversi e dibattuti. A questo proposito la nostra Amministrazione, in previsione della quarta ondata pandemica in corso, ha lavorato senza soluzione di continuità durante le festività natalizie affinché venisse garantito agli studenti un rientro in sicurezza. Oltre agli interventi ordinari come la pulizia e la sanificazione dei locali, infatti, è stato completato a tempo di record anche un importante intervento straordinario, ovvero la realizzazione all’interno delle scuole medie di una nuova aula didattica di circa 60 metri quadrati. Sul rientro a scuola però continua a regnare una grande incertezza, molto probabilmente legata all’aumento del numero dei contagiati, all’alta incidenza della variante Omicron e ai discutibili protocolli scolastici per la gestione dei casi Covid. Ieri, con una nota ufficiale, la Direzione Generale della Asl Roma 5 ha chiesto a noi sindaci di non prendere iniziative autonome e limitative della frequenza da parte degli studenti in assenza di una preliminare condivisione delle motivazioni con il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica. Quindi, pur volendo, oggi non ci sarebbero le condizioni per intraprendere strategie per il contenimento della diffusione del contagio quali, ad esempio, la sospensione o il rinvio dell’attività didattica in presenza. Per quanto riguarda lo screening sulla popolazione scolastica sarà direttamente la Asl a chiamare le classi ritenute a maggior incidenza di nuovi casi, non a caso oggi sono state convocate due classi della primaria di Carpineto. Io sono stato sempre dell’idea che si debbano rispettare indicazioni basate su pareri scientifici: non si possono chiudere le scuole o prendere iniziative basandosi su criteri soggettivi. Ho ritenuto doveroso precisarlo per rispondere alle molteplici pressioni arrivate negli ultimi giorni in questo senso. Concludo infine rassicurando le famiglie che nelle prossime settimane l’Amministrazione terrà costantemente sotto controllo la situazione e continuerà a lavorare con dirigenza scolastica e autorità sanitarie per consolidare azioni sinergiche e coordinate finalizzate a contenere il contagio e frenare l’avanzata del virus. Io purtroppo a causa di un contatto positivo in famiglia sarò in regime di quarantena, ma questo non mi impedirà di rimanere comunque operativo e a disposizione per qualsiasi richiesta di chiarimento o informazione».

Articolo a cura di MANUEL MANCINI

Be the first to comment on "Scuola, fa discutere l’ordinanza di Artena della proroga per la riapertura"

Leave a comment