Il motivo del contendere per i lottisti (ossia coloro che hanno acquistato un lotto di terreno dalla Società STIS – Società Turistica di Monte Scalambra) è solamente di 100,00 euro l’anno.
Questo quanto precisa l’avv. Luigi Colasanti, peraltro Presidente del Consorzio Monte Scalambra, dopo il nostro articolo di ieri che era stato chiamato in causa da 28 lottisti “dissidenti” che avevano contestato le assemblee consortili già dal lontano 2006.
Peraltro, già il giudice di Pace di Anagni, anni fa, aveva condannato altri due lottisti che si rifiutavano di pagare la loro quota e anche in questo caso ci fu la sentenza che diede ragione del Consorzio Monte Scalambra. Ancora oggi sembrerebbe che altre cause siano in piedi e ci chiediamo, conviene loro di andare avanti? A questo punto, vista l’importante sentenza emessa dal tribunale di Frosinone, conviene loro fermarsi e pagare le relative quote.
Gli arretrati che avrebbero dovuto versare andavano dal lontano 5/8/2006, perché in quella data avevano chiesto l’annullamento dell’assemblea e delle altre degli anni a seguire fino a quella del 2018, però i lottisti si sono salvati in calcio d’angolo, perché ora sono obbligati a far parte del Consorzio dal momento dell’acquisto e dovranno pagare gli arretrati degli ultimi cinque anni. Quindi un massimo di cinquecento euro cadauno.
Ma perché devono pagare questi soldi? “Perché, anzitutto i lottisti sono anche frontisti e dovrebbero tenere pulita la loro strada, in quanto lo dice il codice civile e il codice della strada. Peraltro strada che è di accesso al pubblico e quindi in quella minima quota dovrebbe rientrare anche il Comune di Serrone”. Cosi ci dice l’Avv. Luigi Colasanti che aveva “resistito” in giudizio, in quanto presidente del Consorzio Monte Scalambra vincendo in tutto e per tutto la causa pubblicata 11/02/2021 al registro n° 127/2021. Tribunale che ripetiamo ha accolto tutte le tesi del Consorzio Monte Scalambra, stabilendo che questo esiste e funziona e che tutti devono rispettare gli oneri. Ci viene in mente un detto popolare: Chi bello vuole comparire deve anche soffrire e in questo caso dare 100 euro l’anno al Consorzio Monte Scalambra non ci sembra una cifra esosa.
Inoltre, è anche ora che questi lottisti, insieme al comune trovino una soluzione ai loro problemi, visto che finalmente c’è un’amministrazione che almeno ascolta i loro problemi a differenza di quelle “sorde” che vi erano prima. C’è da ribadire che la lottizzazione Monte Scalambra, nata dal lontano 1963, è regolare perché approvata da tutti gli organi superiori, pertanto coloro che hanno acquistato i lotti ora debbono versare 100,00 euro l’anno per stare in regola.
Giancarlo Flavi
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