Serrone, la vera storia Vincenzo Scarselletta, vive in un tugurio e chiede l’aiuto dei figli (video)

Il vecchietto ballerino non balla più, anzi cerca i figli, perché si è stufato di vivere da solo nella sua casa nella frazione di San Quirico a Serrone, dopo che l’intervento comunale non si è mai visto perché, semplicemente, non è mai stato richiesto dallo stesso.

Si tratta di Vincenzo Scarselletta di 80 anni che una decina di anni fa si è separato con la moglie dopo essere andato in pensione e si è trasferito nella graziosa frazione di San Quirico a Serrone, centro di produzione del Cesanese sia doc di Olevano Romano e DOCG Cesanese Rosso di Piglio. Qui tutti i sabati e domenica nel vicino ristorante  la sera si balla e lui può dare sfogo alla sua passione per il ballo.

Acquista una casetta su due piani, dove fissa la sua dimora, in quello elevato ci dorme ed in quello inferiore c’è quel che resta di una cucina e nonostante l’aiuto dei vicini, che lo hanno assistito più di una volta, vive di stenti e senza l’acqua calda scaldandosi con una bombola del gas.

Gli anni passano ed a quota 80 non ha più la forza di badare a se stesso e nel pieno della disperazione (guarda la nostra intervista in alto) rivolge un vigoroso appello ai quattro figli sparsi in Italia: “Li ho fatti studiare tutti – ci dice il vecchietto – nessuno si degna di venirmi a dare una mano. Mia moglie è malata ed allettata e io non ce la faccio più. Si sono costruiti tutti una buona posizione neanche una telefonata di conforto. Io sono molto arrabbiato”.

Lui va avanti in qualche modo in una casa diventata un tugurio che non riesce più ad accudire ma vorrebbe andare in una RSA, ma la pensione è quella che è. Con l’intervento, in questi ultimi giorni, anche dei media nazionali il sindaco Proietto è venuto a conoscenza del suo caso.

Abbiamo chiamato il Sindaco di Serrone Giancarlo Proietto il quale che ci ha riferito che i suoi uffici non sono mai intervenuti perché non necessita di assistenza. Con la poca pensione che prende non riesce ad andare da nessuna parte, occorre l’aiuto dei quattro figli sparsi per il mondo per consentire a Vincenzo di avere il minimo per presentarsi in una vicina RSA e per evitare di finire di sfogare le sue problematiche nell’alcol. 

Speriamo che si riesca a trovare una soluzione o a far intervenire i figli.

Giancarlo Flavi

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