A questo punto la domanda è: cosa avrebbero fatto Fincantieri e Faist, la dea europea della cantieristica navale e la maga delle batterie elettriche, se avessero dovuto aspettare tre anni? Tre anni prima di vedersi rilasciare un’autorizzazione dal Ministero della Transizione ecologica: come accaduto alla multinazionale farmaceutica Catalent. Che di fronte a quella situazione ha rinunciato all’ampliamento dello stabilimento di Anagni, preferendole Londra, che non era la prima scelta bensì l’alternativa. (Leggi qui Catalent
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Fonte: Alessio Porcu