Sono figlio di quelli che “no, basta papaveri e papere“. Figlio dell’impegno che si faceva musica, di ingenue rivoluzioni: prima di poesia dei sentimenti poi. Altro che canzonette. Eppure… sarà il passare degli anni, sarà che il tempo delle rivoluzioni è alle spalle: mi metto a seguire Sanremo.
Tutto bello, tutto figo. Delle canzoni capisco poco (per anagrafe, non c’è dubbio), i testi poi mi paiono in
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Fonte: Alessio Porcu