“Escludere il Comune di Roma, istituzione proprietaria dei teatri e finanziatrice del Teatro di Roma con 6,5 milioni l’anno, dalla scelta del nuovo direttore generale è di per sé una decisione folle e rappresenta un atto di prepotenza istituzionale da parte delle destre, sempre più impegnate ad occupare posizioni con metodi opinabili. Questo è l’ultimo di una lunga serie di assalti alle istituzioni culturali del Paese che non possiamo accettare. All’assessora della Regione Lazio Baldassarre che ha parlato
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Fonte: Tg24.info