Valmontone, inaugurata Porta Futuro Lazio

La Porta Futuro Lazio è come viene descritto nel loro sito: “La Regione Lazio ha attivato il progetto PFL per rendere disponibili i servizi di empowerment di imprese e cittadini a tutte le persone del territorio regionale, realizzando quindi, progressivamente, le sedi che offrono i servizi di orientamento, formazione e maching tra le opportunità professionali disponibili ed i cittadini in possesso delle competenze richieste dalle aziende”.

Il 27 maggio 2021 a Valmontone (Rm) si è tenuta l’inaugurazione dell’undicesima sede, la presentazione si è tenuta all’interno del sito culturale di Palazzo Doria-Pamphilj, durante la quale sono intervenuti il presidente di Disco Lazio (Diritto allo Studio e alla Conoscenza), Alessio Pontillo, ha asserito che: “Questo tipo d’iniziative va avanti, continua, si sviluppa e si diffonde all’interno del territorio regionale poiché c’è un chiaro obiettivo della Regione Lazio, la quale investe nelle iniziative  che dimostrano di poter cogliere i fabbisogni delle persone e delle imprese del nostro territorio. […] Grazie all’armonia tra gli enti direttamente interessati parte così questo progetto che andiamo a lanciare oggi”.

L’assessore alla cultura di Valmontone, Matteo Leone, è intervenuto dicendo: “negli ultimi anni abbiamo lavorato sulla parte logistica per il recupero e la valorizzazione del Palazzo, con l’obiettivo di renderlo un punto di riferimento e un polo culturale, dove tutti potessero riconoscersi. Oggi con l’inaugurazione della PFL facciamo il primo grande passo avanti anche nell’ottica dei servizi che vengono offerti all’interno del palazzo. In un momento difficile come quello che abbiamo vissuto questa può essere veramente per il territorio una Porta verso il Futuro”.

La consigliera alla Regione Lazio Eleonora Mattia: “Perché è così importante avere una sede di Porta Futuro? La pandemia è stata qualcosa di gravissimo, e tutti noi non eravamo preparati a ciò ma non è stata uguale per tutti, gli ultimi dati ISTAT ci dicono che chi ha sofferto di più sono state le donne e i giovani, soprattutto questi ultimi privati degli spazi culturali e con un grande aumento di violenza, di suicidio e di disturbi alimentari. Io credo che chiunque ricopra un ruolo nelle istituzioni ha il dovere di rimettere al centro i giovani. Questo luogo vuole tornare a essere simbolo di resistenza e accoglienza, guardando verso il futuro e il nuovo mondo che ci si prospetta davanti”.

Claudio di Berardino, assessore Lavoro e nuovi diritti (Scuola e Formazione, Politiche per la ricostruzione, Personale) della Regione Lazio, è intervenuto dicendo: “questa è un’inaugurazione importante perché cade in un momento particolare, la lotta che la Regione, i cittadini e le istituzioni hanno fatto al virus hanno fatto in modo che l’azione sanitaria potesse avere successo. Questa inaugurazione avviene in un momento in cui i dati delle vaccinazioni e delle cure hanno un valore positivo, momento nel quale si può ricominciare ad avere un contatto diretto con la cittadinanza. […] Attraverso questa ripresa, anche economica, noi dobbiamo far riprendere il lavoro. Ci sono stati aiuti dal Governo e dalla Regione, ma il tema centrale è il lavoro. […] La Porta Futuro Lazio non nasce in mezzo a un deserto, ma tutto ciò che orbita intorno al suo funzionamento fa riferimento a delle azioni concrete che si stanno realizzando, attraverso la progettazione dei fondi Europei”.

Articolo a cura di MARCO SARACINI

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