Artena, Silvia Carocci e gli altri Consiglieri di opposizione sono tornati in piazza

Nel tardo pomeriggio di sabato 3 luglio, i gruppi consigliari “Artena Cambia” e “Artena Insieme”, sono tornati in piazza, Galileo Galilei, nel rispetto delle norme anti-Covid19, per un comizio intitolato “Quale futuro per Artena?”. Dei 5 Consiglieri facenti parte ai due gruppi, Silvia Carocci, Sofia Fiorellini, Marco Imperioli Diamante, Erminio Latini e Costanzo Pompa, i soli Imperioli Diamente, Carocci e Latini hanno preso parola. Di seguito riportiamo le parti più salienti del discorso tenuto della Consigliera Silvia Carocci.

«Due mesi fa ci siamo ritrovati in questa piazza e fino a oggi le cose non sono cambiate. Speravo che dopo quel comizio qualche amministratore cambiasse, invece niente. Dal 30 di ottobre del 2020, 246 giorni, non abbiamo il Sindaco ed i Consiglieri di maggioranza hanno tirato il freno a mano. Da 246 giorni ad Artena non succede nulla. Nel 2019 gli Artenesi hanno eletto Felicetto Angelini, ma da tanto tempo non governa. Loris Talone si è caricato la responsabilità di governare Artena. Ma chi glielo ha chiesto? Per sette anni non si è visto in Comune, appena si è liberata la poltrona si è fatto vivo».

La capogruppo di “Artena Cambia” ha poi proseguito. « Non capisco perché certi Consiglieri non si dimettano: Alfredo Bucci, presidente della squadra di calcio, Alfonso De Angelis, medico sociale della Vis Artena. Nonostante il loro interesse da tre anni si attendono le tribune al campo sportivo. Riguardo alla Biometano al Colubro abbiamo dovuto tirare fuori noi dai cassetti la questione. Non avevano mai mandato una relazione contraria». Sempre in merito alla questione Biometano al Colubro «Tutte le cause sostenute dagli avvocati per difendere il Comune di Artena ammontano a ben 70.000 euro. Per fare l’esproprio al Colubro non c’erano i soldi in caso di contenzioso».

Sul ruolo degli altri Consiglieri comunali la Carocci ha aggiunto: «Possibile che non abbiamo ancora un assessore ai Lavori Pubblici? Perché Sabrina Di Cori, Alessandra Bucci, Laura Pincarelli non ne rivendicano la carica? Perché Talone ha accentrato su di sé anche questo assessorato? Non lo rivendicano perché hanno paura, per motivi personali e non politici. Non abbiamo un ragioniere che possa firmare il bilancio del Comune. E’ una città allo sbando e siamo in piazza perché tutto ciò non si può tacere. In questi ultimi sette anni non è stata realizzata nessuna opera pubblica. Non si può fare di peggio».

«L’esperienza con Angelini è conclusa, bisogna aprire una nuova stagione. Occorre che tutti concorrano insieme: associazioni, imprenditori, per creare una rete ampia. Quale è il futuro di Artena? Costruire insieme dal basso. Le parole chiave: partecipazione, comunità che avvicinino le persone, trasporti, diritto alla casa, alla salute. Bisogna riqualificare il centro storico, non creare case popolari lontano dal centro, tipo ghetto. I marciapiedi, il rifacimento delle strade sono un contentino. 5.000.000 di euro sono arrivati ma non per il teatro, la piscina, una scuola nuova. Sono stati fatti i marciapiedi a via Latina larghi 1,80 cm, non si poteva realizzare una pista ciclabile collegata a Colleferro? Non si potrebbero avere tutte e quattro le farmacie aperte? Ne è aperta una e mezza. Il dispensario consiste in un armadietto. Quando si parlò di Casa della Salute Angelini ci mise la faccia, ma il progetto è stato messo nel cassetto. Il Poliambulatorio sono otto mesi che è chiuso. Ho un bambino piccolo, non c’è niente per lui. A Colleferro ci sono otto parchi pubblici. Occorre una nuova scuola. Mio figlio frequenta quella dove andavano i genitori, è vecchia, non è sicura. Manca un Nido comunale, le ludoteche. Aiutiamo coloro che vogliono investire qui ad Artena. Durante il Covid ci hanno convocato per votare i chioschi a Villa Borghese e Piano della Civita, ma non apriranno mai. Arriveranno i soldi del recovery plan e saranno molti, dobbiamo saperli investire. Al centro storico ho parlato con tante persone e mi hanno ringraziato solo perché le ho ascoltate. Da oggi andremo in giro per ascoltare nelle campagne, al centro, nelle contrade. Artena ce la può fare a rialzarsi, lo ha fatto altre volte. Serviranno sacrifici. Artena deve cambiare volto e insieme ce la possiamo fare con fiducia e coraggio».   

Articolo a cura di MANUEL MANCINI & RITA CERASANI

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