“Bruciati” 43 milioni di euro nel gioco d’azzardo nella sola Colleferro in un anno

Nel corso del convegno “Mafia nel Lazio” svoltosi nell’aula del consiglio comunale è emerso un dato allarmante anche se la situazione del comprensorio è sotto controllo.

Sono stati “bruciati” nel solo comune di Colleferro 43 milioni di euro nel gioco d’azzardo (slot machine, gratta e vinci e supernalotto) nei dodici mesi del 2018. Questo quanto comunicato da Giampiero Cioffredi (Presidente dell’osservatorio sicurezza e legalità della Regione Lazio), intervenuto al convegno insieme al Presidente della prima Commissione del Consiglio della Regione Lazio On. Rodolfo Lena, commissione diventata permanente e che studia e approfondisce il fenomeno delle mafie nel Lazio, con quest’ultimo che ha consegnato un interessante volume ossia il “IV Rapporto” Mafia nel Lazio, dove si legge della nuova mafia che si sta appropriando delle scuole calcio di Roma e del Lazio che ha 97,000 iscritti che in qualche modo si deve iniziare a “schedare”, perché la mafia sta entrando per riciclare i loro soldi.

A Roma, ha comunicato il Presidente Lena, ci sono 100 piazze di spaccio e in pratica vi sono tutte le mafie italiane che se le sono spartite in modo silenzioso per evitare guerre tra loro, anche se il lavoro di Polizia di Stato e Carabinieri e Guardia di Finanza diventa sempre più capillare.

Nel parlare degli abbattimenti di case abusive prima e di eventuale confisca di beni e industrie mafiose, come ristoranti ed altre attività commerciali, Lena ha annunciato che la Regione Lazio si sta muovendo nella direzione: “non solo di creare cultura della legalità, cosa questa molto importante, ma si sta pensando anche di fare dei master universitari per la gestione delle attività sequestrate, in modo da non far perdere posti di lavoro che potrebbero arrivare con il sequestro preventivo dei beni e quindi la chiusura dell’attività stessa”.

Così,  droga, denaro e degrado sono il regno di queste persone che sono entrate nella Capitale italiana e nelle zone limitrofe e che si sta cercando con la legge di contrastare, ma non si può fare da soli, ci vuole anche e soprattutto la collaborazione della gente e quindi creare consapevolezza nella classe dirigente.

Insomma, la Regione Lazio sta cercando di debellare questo fenomeno che sta invadendo Roma perché è una grande città  dove è facile immettere denaro da riciclare ecco perché ci vuole un’anagrafe del calcio dilettantistico, perché è in questo settore sportivo che le mafie stanno investendo ingenti somme di denaro in quando è un mondo pulito che però sta per essere “sporcato”.

Poi c’è stato un appello alla città di Colleferro nelle parole conclusive di Cioffredi –“ il Comune di Colleferro deve saper leggere quello che gira intorno a questi 43 milioni di  euro spesi nel gioco d’azzardo nel solo 2018 ossia qualcosa come circa 118.000 euro al giorno” .

Poi c’è stato anche l’intervento di un esperto per il lavoro dei ragazzi. La serata è stata introdotta dal Sindaco Pierluigi Sanna. Presente Massimo Carbone dell’associazione Colleferro Domani. In prima fila seduti ad ascoltare questi dati anche i due maggiori responsabili dell’ordine pubblico della città il dirigente del locale Commissariato di Polizia Dr. Angelo G. Vitale, il Cap. Ettore Pagnano e tra la folla anche il Parroco Don Luciano Lepore e il Consigliere Comunale Marco Gabrielli.

Giancarlo Flavi

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