Claudia Conte presenta il bilancio sociale della Fondazione Museo della Shoah


Presenti i ministri Nordio e Abodi, il sindaco Nardella, Noemi Di Segni, Ruth Dureghello, Silvia Scola
 
Presso la Casina dei Vallati folla glam per l’iniziativa “Tra Memoria e Impegno: La Fondazione Museo della Shoah si racconta” ideata e organizzata in collaborazione con Claudia Conte, conduttrice e attivista per i diritti umani.
 
L’evento ha registrato la partecipazione di diverse personalità del mondo delle istituzioni, della cultura e del sociale, ed è stata l’occasione per presentare il Bilancio Sociale 2022 della Fondazione Museo della Shoah.



Dopo la visita alla mostra “L’inferno nazista. I campi della morte di Belzec, Sobibor e Treblinka”, guidata dal curatore Marcello Pezzetti, è andata in scena un’interessante e commovente tavola rotonda, moderata dalla stessa Claudia Conte e in diretta su Radio Radicale, cui hanno preso parte il presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi, la presidente dell’Unione Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, la presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, il sindaco di Firenze Dario Nardella e la regista e sceneggiatrice Silvia Scola.

Con questa seconda edizione del bilancio sociale, la Fondazione intende porre in evidenza le attività organizzate durante lo scorso anno, come la didattica, le mostre, i convegni, le presentazioni di libri, il cineforum, la produzione di documentari e soprattutto come queste ricoprano un ruolo primario per i propri stakeholder.

«Mi sono avvicinata con grande rispetto, umiltà e profondo senso di responsabilità al tema della Shoah – dice la Conte – attraverso le attività e i progetti della Fondazione che permettono di mantenere viva e presente la memoria, lo sterminio di 6.000.000 di ebrei e le dinamiche che l’hanno generato, trasformando in attività formative il monito della Shoah per l’umanità intera». Gremitissimo pubblico tra cui si riconoscevano Lamberto Dini, Giuseppe De Rita, l’ambasciatrice d’Israele presso la FAO Yael Rubinstein, l’ambasciatrice di Polonia Anna Maria Anders, l’ambasciatore del Sud Sudan Dhanojak Obongo, Stefano Parisi, Beniamino Quintieri, Lodovico Mazzolin, Francesco Maiolini, il presidente del Canova Stefano Balsamo, Laura Mazza.

«La nostra sfida quotidiana – conclude Venezia – è mantenere alti livelli di servizio, migliorando la qualità formativa dei nostri utenti e promuovendo una strategia di condivisione, attenta allo sviluppo di collaborazioni sostenibili, sia da un punto di vista economico che sociale. Lo scopo principale è trasmettere il patrimonio storico-culturale per il cui accrescimento e cura lavoriamo sodo ogni giorno».

Come si evince dal bilancio sociale, nel 2022 sono stati riscontrati importanti segnali, in relazione sia all’incremento delle attività condotte sia dell’interesse intercettato: dall’esponenziale aumento dei visitatori delle mostre in corso alla Casina dei Vallati, sede museale della Fondazione, che ha raggiunto quota 55.000 presenze, fino al numero di studenti che hanno partecipato online all’incontro con Sami Modiano che ha sfiorato i 150.000 collegamenti.

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