I Castelli della Sapienza, intervista al presidente Angelo Rossi

Abbiamo intervistato il presidente del Consorzio Castelli della Sapienza, Angelo Rossi.

Presidente che 2021 è stato?

«Speriamo che il 2021 segni la ripartenza. Naturalmente anche il Consorzio è stato colpito nello svolgimento delle sue attività, sia di formazione, sia di organizzazione di eventi culturali, dalla pandemia, come lo sono state tutte le attività pubbliche e private. Naturalmente abbiamo dovuto modificare la nostra organizzazione secondo la formazione on-line, dovendo rimandare progetti come quello della formazione per la preparazione ai concorsi pubblici, che andrebbe svolta in presenza, il cui bando rivolto oltre che ai diplomati anche a dipendenti pubblici residenti nei comuni della Regione Lazio, verrà a breve riaperto. È un corso molto importante, prepara i dipendenti allo svolgimento delle proprie mansioni in maniera professionale e permette lo svolgimento delle prove concorsuali interne al fine del miglioramento della propria carriera. Speriamo di ripartire presto in presenza anche con gli eventi culturali, il settore più colpito, soprattutto dal punto di vista economico».

Quali iniziative organizzerete da qui alla fine dell’anno?

«Nell’ultimo CDA vi è stata la presa d’atto dei contributi ricevuti, che devo dire sono stati notevoli. Il Consorzio ha programmato la richiesta di molti finanziamenti che hanno visto l’esito positivo da parte della Regione Lazio, Porta futuro e Lazio Crea. 100.000 euro in borse di studio per accedere alle categorie superiori con lauree triennali. 30.000 euro per dodici panchine letterarie con incisa una terzina di un’opera di Dante Alighieri, e con l’occasione dell’installazione delle panchine letterarie, si disporrà un percorso di letture animate e recitate come processo di avvicinamento e scoperta dell’opera del Sommo Poeta. Attraverso un viaggio composto da tappe in ognuno dei dodici Comuni si arriverà allo spettacolo teatrale conclusivo coordinato con il delegato alla Cultura di Labico, Tina Miele, responsabile del tavolo degli assessori alla cultura del Consorzio. Poi ci sono le risorse, come ogni anno, per gli eventi natalizi, una importante disponibilità economica per i Comuni consorziati; come l’anno passato le risorse verranno utilizzate per gli allestimenti di addobbi natalizi senza così incorrere nelle problematiche Covid. Abbiamo inoltre deciso di realizzare un’attività per l’alta formazione dei dipendenti comunali mirata al conseguimento della laurea che permette una progressione verticale. È un progetto importante che vedrà la luce alla fine del 2021 e nel 2022. È stato approvato poi il programma 2022 per la formazione dei dipendenti e per gli interventi culturali in ogni Comune. Il sostegno nella cultura va ad associazioni singole che ne fanno richiesta, sempre nei limiti delle nostre disponibilità. L’attività prosegue con la centrale unica di committenza, fiore all’occhiello del Consorzio, che continua a ricevere fiducia per la sua qualità, ed il fatto che comuni come Civitavecchia utilizzino la CUC del Consorzio, dimostra il livello di qualità raggiunto».

La collaborazione fra Comuni è molto importante, voi ve la sentite di fare da traino?

«La missione principale dovrebbe essere di permettere il superamento delle difficoltà con il sostegno di una forma associativa, facendo rete: questa è la massima funzione. Il Consorzio è un Ente che ha un basso costo e che concede tante risorse, il 90% in servizi, eventi culturali, concorsi. I costi sono bassi perché il personale è comunale, lo paghiamo in quota parte ed alleggeriamo i bilanci comunali; anche le consulenze sono limitate. I Comuni, ad esempio, danno un euro ad abitante. Abbiamo un bilancio di oltre 400.000 euro avendo la capacità di attirare contributi dall’esterno e, con oltre il 75%, per fare progettazione di livello. Siamo un elemento di raccordo. Informiamo i giovani. Abbiamo fatto la proposta a Disco Lazio di fare da tramite tra Porta futuro ed il territorio. Mettiamo in rete Porta futuro, le istituzioni scolastiche, le biblioteche. Non tutti i Comuni possiedono biblioteche in rete. Facciamo sportelli di orientamento per aiutare a far nascere le imprese. Aiutiamo chi studia e chi vuole intraprendere l’imprenditoria. In Italia le start up hanno difficoltà ad affermarsi per mancanza di accesso al credito. Il giovane non conosce tutte le possibilità, i bandi per le imprese, le richieste, i soggetti che erogano contributi. Bisogna guidarli nei primi passi o nel percorso degli studi. Si organizzano sportelli itineranti nei luoghi di aggregazione dei giovani per promuovere le attività di Porta futuro. Ad esempio a Colleferro, come città simbolica a causa del delitto di Willy».Voglio ringraziare il CDA, consapevole dell’importanza del lavoro che svolge per il territorio, formato da 4 donne ed un uomo (io) per cui siamo ben oltre le quote rosa.

Tante attività. Un auspicio per il Consorzio e i Comuni consorziati

«Soprattutto superare la pandemia le cui conseguenze hanno una lunga coda. Le risorse erogate potranno essere utilizzate per la ripartenza. Non si devono perdere come negli anni passati opportunità a livello europeo. Irlanda, Portogallo, Spagna hanno preso i fondi europei che noi non abbiamo saputo sfruttare. Spero che ciò non si ripeta. Stiamo tutti affrontando difficoltà per rientrare nelle abitudini quotidiane e in alcuni settori non si tornerà a prima della pandemia. Un piccolo risultato positivo è stato il ricorso allo smart working. Per il Consorzio spero il ritorno alla normalità, sono convinto che l’Ente possa offrire molto al territorio».

Articolo a cura di MANUEL MANCINI & RITA CERASANI

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