Il sindaco Natalia scrive alla ASL e chiede il ritorno dei servizi essenziali all’Ospedale di Anagni

Il sindaco Daniele Natalia diffida l’ASL a restituire i servizi sanitari essenziali agli anagnini ed ai cittadini della zona nord della Provincia che all’ex Ospedale civile di Anagni fanno riferimento.
Il primo cittadino dichiara: «Ho inviato una lettera per evidenziare i disservizi sanitari di Anagni al nuovo Direttore pro-tempore della ASL dottoressa Magrini e per conoscenza al Prefetto Portelli, al Presidente della Regione Lazio Zingaretti, al Presidente della Commissione regionale Sanità Simeone, al Presidente della Provincia Pompeo ed al Presidente dell’Assemblea dei Sindaci Ottaviani. Nella missiva si fa presente che a partire dallo scorso 15 giugno presso l’ex Ospedale civile di Anagni non si effettuano più servizi essenziali come le ecografie, le RX, TAC con contrasto, e le mammografie di routine (tumorali); il pomeriggio non si effettuano RX per il PAT; lo screening delle mammografie si effettua solo il lunedì ed il sabato mattina; la struttura S.M.R.E.E. è funzionate solo per 7 ore settimanali; il Laboratorio Analisi è stato definitivamente chiuso, tant’è che non è più possibile effettuare neanche esami in emergenza/urgenza fondamentali in caso di patologie che mettono in pericolo la vita. Quanto in casi del genere sia fondamentale una diagnosi precoce per una prognosi favorevole è cosa nota. Ad oggi i tempi della diagnosi sono molto più lunghi poiché i pazienti con le suddette patologie che si rivolgono al PAT, possono contare sempre meno su un urgente trasferimento al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Frosinone in quanto le ambulanze dell’ARES 118 della postazione di Anagni sono impegnate per molte ore in operazioni di soccorso o bloccate presso i P.S. in attesa della riconsegna dei presidi. Senza contare poi che, nonostante l’idoneità ed efficienza della sala operatoria e la disponibilità di chirurghi, anestesisti e personale di sala, ancora non è ripresa la proficua attività di chirurgia ambulatoriale (APA) che negli ultimi 15 mesi ha consentito di eseguire circa 1100 interventi con il plauso e la gratitudine dei pazienti ai quali è stato evitato di rivolgersi ad altre strutture più lontane e, molto spesso, private».
Il sindaco Natalia evidenzia inoltre che: «Con il dottor Lorusso, predecessore della dottoressa Magrini alla guida della ASL, era stato intavolato un proficuo dialogo per il potenziamento dell’offerta sanitaria per Anagni e l’area nord della Provincia di Frosinone, con una attenzione particolare e specifica rivolta ad affrontare il potenziamento dell’emergenza/urgenza, in alternativa al PAT, e con il ritorno di servizi essenziali presso il nostro nosocomio. Oggi vedersi privati di questi servizi essenziali ha il sapore della beffa ed è per questo che, qualora dalla ASL non venissero accolte le nostre richieste, con gli altri sindaci dell’area nord abbiamo deciso di valutare la possibilità di denunciare alla Procura della Repubblica di Frosinone la ASL per interruzione di pubblico servizio».
REDAZIONE

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