Liste civiche a Valmontone: c’è anche un centrodestra che ha voglia di costruire

Lo scenario politico è ormai delineato e la campagna elettorale è veramente entrata nel vivo.

Negli ultimi giorni la città Casilina ha conosciuto le liste che compongono le coalizioni a sostegno dei rispettivi candidati sindaco. Fa un certo effetto, bisogna ammetterlo, la passerella di onorevoli e rappresentanti illustri del centro destra che hanno accompagnato la presentazione del candidato sindaco del cosiddetto arcobaleno.

E qualche domanda sorge spontanea soprattutto se, con occhio più attento, andiamo a vedere chi sono coloro che compongono le varie liste della coalizione pro Gentili. Basta leggere alcuni nomi per renderci conto che, al di là della convenienza del momento, troviamo dei personaggi non solo che risultano ben lontani dai valori che contraddistinguono la destra ma, non di meno, che negli ultimi anni hanno sempre militato in partiti del cosiddetto centro sinistra. 

Su tutti, ovviamente, va messo il candidato sindaco Gentili che – nonostante venga proposto come alternativo alla maggioranza uscente – in realtà ha fatto parte attiva per ben nove anni e mezzo di quella maggioranza (di evidente espressione di centro sinistra). 

Per nove anni e mezzo gentili ha condiviso con gli altri ogni azione politica e in diverse occasioni ha presenziato tronfio e fiero ad incontri al fianco di noti esponenti regionali di sinistra, per i quali ha svolto campagne elettorali sia alla Regione che per il Parlamento. 

Per non parlare di qualche capolista di quella coalizione, gente che a destra non ha mai girato nemmeno lo sguardo e che oggi si dicono onorati di rappresentare partiti di cui fino a ieri disconoscevano ogni principio. 

Al contrario, andando a guardare tra i sostenitori della candidata sindaca Veronica Bernabei, possiamo facilmente ritrovare tanti esponenti della vita politica valmontonese che, ieri come oggi, sono sempre ben identificabili con il centro destra italiano e oggi hanno preferito sposare un progetto di crescita per la città. 

Basta fare due chiacchiere con chi ha scelto di sostenere Veronica Bernabei, anche candidandosi in prima persona nelle liste della coalizione, per trovare donne e uomini che difendono con fermezza i valori del centro destra e ne fanno un vanto. 

Occorre, infatti, ribadire che l’appartenenza politica è qualcosa che ognuno deve difendere con le proprie azioni senza per questo precludere alla nostra Valmontone la possibilità di crescere con un progetto che pone al primo posto la città e non gli interessi dei singoli. Al di là delle ideologie nazionali, chi ha scelto di sostenere Bernabei lo ha fatto perché vede la possibilità di dare a Valmontone l’attenzione che merita. Un’attenzione e una cura che Veronica Bernabei ha sempre dimostrato, fin dal primo momento in cui è entrata in Consiglio comunale al contrario di chi avrebbe dovuto rappresentare il centrodestra in Consiglio ma che, una volta eletto, è stato incapace di trasformare le idee in azioni o di lavorare per costruire qualcosa di concreto, sapendo che nel 2023, per il rinnovo del Consiglio Comunale, si sarebbe dovuto puntare su un centrodestra autentico e unito.

Purtroppo, e la scelta di un candidato sindaco di altra ideologia e reduce da nove anni e mezzo di governo ne è la riprova, bisogna prendere atto che la destra a Valmontone va totalmente riorganizzata. Non servono opportunisti e falsi militanti, che indossano la casacca quando a livello nazionale il simbolo tira. Abbiamo bisogno di persone che siano capaci di ascoltare e condividere, aggregare e fare progetti seri.

Quella di Veronica Bernabei è una candidatura civica, di una donna capace, che ha lasciato spazio a chi aveva voglia di costruire e non distruggere. e questo è un aspetto che pochi possono vantare. 

E’ per questo che una buona parte del centro destra ha scelto di continuare a dare stabilità a Valmontone ed avrà spazio per contribuire a far crescere ancora la città. Poi c’è chi ha scelto la via del compromesso, mettendo insieme un arcobaleno che ha tanti colori e troppe voci stonate.

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