Paliano, il nuovo plesso scolastico da sei milioni di euro dal centro in campagna crea polemiche e “schizofrenia politica”

Per il nuovo plesso scolastico che si costruirà in località Sette Fontane come deciso dal consiglio comunale nei giorni scorsi e votato dalla maggioranza e dal consigliere di opposizione Tommaso Cenciarelli, montano le polemiche suoi social. Un trasferimento dal centro storico (foto in alto) alla periferia che a molti non piace.

Tra tutti la critica più feroce è quella del Movimento Civico Paliano, con i consiglieri Maurizio Sturvi – Nevia Borgia -Paola Imperoli, che parla di “schizofrenia amministrativa”.

“Il Consiglio Comunale di Paliano – si legge in una nota del Mov. Civico – ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione del nuovo edificio che ospiterà la scuola primaria e secondaria di primo grado, in località “Sette Fontane”. Il progetto ha visto il voto favorevole della maggioranza e del consigliere Tommaso Cenciarelli. Voto contrario è stato espresso dai consiglieri di opposizione del Movimento Civico.

Pensiamo che un progetto di così grande portata,  che riguarda da vicino tutti gli abitanti di Paliano, avrebbe meritato attenzione da parte di tutti e soprattutto condivisione dall’inizio!  Cosa ha impedito questa condivisione. Noi consiglieri del Movimento Civico abbiamo potuto esprimere il nostro parere solo all’atto finale, quando cioè si è arrivati alla delibera di approvazione di un progetto già a monte definito e impacchettato”.

 Dopo questa importante premessa  il Movimento Civico illustra alla cittadinanza le motivazione del voto contrario: “ Il nostro totale disaccordo con la scelta dell’ubicazione, troppo distante dal centro di Paliano: non ci vuole molto a  capire che trasferendo la scuola, cuore pulsante della nostra città, in un luogo così distante dal centro, ogni attività sociale perderebbe di forza;  sparirebbe un luogo di aggregazione fondamentale per i nostri giovani, verrebbe cancellata la presenza di famiglie e ragazzi, stracciando in poco tempo le maglie di un tessuto sociale già messo a dura prova dalla depressione economica del nostro tempo. Paliano si spopolerebbe:  le poche attività commerciali che oggi con molta dignità, ma anche con molta fatica, cercano di tenere il passo, difficilmente potrebbero sopravvivere.

– Il nostro totale disaccordo con le linee di indirizzo culturale-pedagogico, ammesso che ce ne siano. Contestiamo la mancanza di una visione.  La totale indifferenza, davanti alla necessità di assicurare ai nostri giovani l’orgoglio di appartenere a Paliano, alla sua storia, alla sua cultura. Percorrere a piedi le vie urbane per raggiungere la scuola, o raggiungerla con lo Scuolabus partendo dalla periferia per arrivare al cuore del paese… tutto questo è un valore che nessun  “Campus” o “College” all’americana può dare.  Questo valore oggi c’è. Tutti noi abbiamo potuto contarci, dandolo per scontato.  Tutti abbiamo trascorso giornate scolastiche stretti nell’abbraccio delle nostre mura, ad un passo dal Palazzo dei Colonna, ad un passo dal Monumento ai Caduti, ad un passo dalla Collegiata, ad un passo dalla Biblioteca Comunale, ad un passo dal Comune. Abbiamo respirato gli odori del nostro paese.  Perché dovremmo privare i nostri figli e nipoti di questa ricchezza?  Noi vorremmo far capire, a chi ancora non vuole rendersene conto, che spostare una scuola non è come spostare un edificio qualunque! Siamo proprio certi che non esistano altre soluzioni per coniugare la sicurezza e la sostenibilità ambientale con la volontà di mantenere la scuola inserita nella città?  E sempre a proposito di informazione e condivisione, ci chiediamo: perché né i cittadini né i loro rappresentanti nelle istituzioni hanno potuto partecipare in alcun modo a certe scelte, lasciando nelle mani della sola Giunta (5 persone)  una decisione epocale le cui conseguenze resteranno nel tempo e nelle vite di tutti noi?

Soprattutto: perché questa schizofrenia amministrativa? Perché mai, quando si tratta di assumere decisioni su argomenti riguardanti l’intera comunità, a volte si cerca l’appoggio dell’opposizione inserendo quasi a forza i nostri consiglieri nelle commissioni (vedi il caso dell’agonia di AMEA)  e a volte, come nel caso della nuova scuola,  si esclude totalmente il Movimento Civico da ogni tipo di incontro, anche conoscitivo?  

C’è da farsi qualche domanda!!! Ma attenzione: noi non ci fermeremo qui. Non abbiamo nessuna intenzione di assistere passivamente a tutto questo.   Invitiamo  tutti coloro che sul tema “Nuova Scuola” sono d’accordo con noi, a seguirci, perché presto metteremo in campo azioni volte a far ascoltare meglio la vostra e nostra voce”.

L’ex assessore Fiorenzo Montesanti ha domandato cosa ne sarà dell’attuale edificio scolastico una volta realizzato il nuovo? Tema che sembra non essere stato trattato. Chi vivrà vedrà.                                                                                                                                                    Giancarlo Flavi        

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