Serrone, al via 23esima edizione del Presepe Etnografico a Grandezza Naturale lungo le scalinate le piazzette, i vicoli del bellissimo borgo

E’ tutto pronto a Serrone per la 23esima edizione del Presepe Etnografico a Grandezza Naturale che si snoda sulla bella scalinata, nei vicoli e nelle piazzette del borgo, grazie alla buona volontà di alcuni giovani del posto che hanno raccolto l’eredità dei più anziani, alcuni li hanno guidati, per questa bella esperienza.

Sono circa 150 i manichini che lo scenografo Santi Migneco ha lasciato in eredità da due anni all’Associazione Culturale Serrone. Quest’anno dopo il ritocco di alcune donne che hanno sistemato i vestiti degli anni 50 donati dalla popolazione del posto, sono stati installati cambiando anche le postazione originali.

Nel rivedere un video della prima edizione con il viso di Mons. Mario Proietto, che aveva esaltato questo lavoro partito inizialmente con una trentina di manichini e con l’arrivo a Cavallo dei Re Magi il giorno dell’Epifania si crea davvero una forte emozione perché negli anni questi manichini sono aumentati e si è allungato, anche, il percorso da visitare all’interno del Borgo storico di Serrone.

Si vede a colpo d’occhio l’amore che questa volta hanno impresso i giovani nel realizzare questo presepe che sarà benedetto dal nuovo parroco Don Piero Isola domani 8 settembre alle ore 16,30 da piazza Romolo Fulli. Poi dopo la visita seguirà la Santa Messa per la popolazione e quindi l’apertura delle festività natalizie con un programma che il Comune e l’assessorato alla cultura e al turismo hanno elaborato e che sarà pubblicato a breve.

L’associazione Culturale Serrone e “Rocca D’Oro” hanno realizzato un filmato con il drone con nuove immagini per una versione diversa di questa iniziativa altamente culturale che esalta le tradizioni e soprattutto gli antichi mestieri che dai centri storici di tutti i paesi sono spariti e che facevano punto di riferimento per i paesani.

Un presepe tutto da vedere, sempre aperto 24 ore al giorno. Vederlo di notte quando non c’è la calca è tutta un’altra emozione perché ammirare quelle figure e soprattutto a chi ha una certa età fa tornare in mente la storia, il vivere, la cultura del paese. Quindi avvicinatevi e godetevi questo spettacolo unico.

                                            Giancarlo Flavi