Terremoto Lariano, le dichiarazioni dell’esperto Alessandro Amato

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Ancora scosse di terremoto a Lariano. Dopo le tre scosse avvertire nel pomeriggio di ieri, 28 agosto, alle ore 14:00, altre tre scosse sono state avvertite la scorsa notte. La scossa più forte registrata alle ore 00:52 è stata di magnitudo 2.8. Per fortuna non sembrano esserci danni a cose o persone. Il sisma avvenuto nella notte è lo stesso di quello avvenuto nel pomeriggio vale a dire Lariano e nell’hinterland di Roma. L’ipocentro è invece superficiale ed è compreso tra i 9 e i 10 km di profondità. Le tre scosse rispettivamente di magnitudo 2.1 e 2.8. Nel pomeriggio del 28 agosto i cittadini di Lariano, dei Castelli Romani e della capitale hanno avvertito tre scosse. La prima scossa è stata la prima e ha registrato una magnitudo di 3.0 gradi, mentre le successive scosse avvenute rispettivamente alle ore 14:04 e 14:27 sono state rispettivamente magnitudo 2.0 e 2.4.

Scosse di terremoto a Lariano le parole dell’esperto

Sulla breve serie di scosse di terremoto a Lariano ecco quanto si legge sul profilo Facebook di Alessandro Amato, sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). «I terremoti di questo pomeriggio (ieri, ndr) nella zona dei Pratoni del Vivaro, ai Colli Albani sono tra i pochi della zona avvenuti negli ultimi anni all’interno della caldera (Tuscolano-Artemisia). In realtà i tre epicentri sono molto vicini al bordo sudorientale, ma comunque dentro. I dati degli ultimi 10 anni (ho selezionato quelli avvenuti in un raggio di 25km da Rocca di Papa, che si considera il centro del vulcano laziale) mostrano che l’attività si concentra quasi esclusivamente all’esterno della caldera suddetta, con propaggini significative verso Nord (Tivoli, Guidonia) e fino a Roma. Fa eccezione una concentrazione di sismicità di bassa magnitudo nella zona dei laghi (Albano, Nemi) principalmente avvenuta nel 2012 e 2016, che è l’area dove sono avvenuti gli sciami più importanti negli ultimi decenni. (Eccezione relativa perché nel settore occidentale la caldera risulta slabbrata dalle esplosioni dell’attività vulcanica più recente, quella che ha dato origine ai laghi appunto)».

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