“Judith, protagonisti della violenza”: evento a Palestrina

Raccontare la violenza attraverso le arti: si può?

Originale l’iniziativa organizzata a Palestrina dall’Associazione Trecentosessata gradi, dalla Libreria Difficile e dal Circolo Culturale Prenestino. Una la domanda alla quale rispondere: è possibile raccontare la violenza attraverso il cinema, l’arte e la letteratura?

Sulla locandina dell’evento spicca luminosa la celebre “Giuditta” di Klimt.

Una frase di Tarantino per iniziare a riflettere:

“La violenza fa parte di questo mondo e io sono attratto dall’irrompere della violenza nella vita reale. Non riguarda tizi che ne calano altri dall’alto di elicotteri su treni a tutta velocità o terroristi che fanno un dirottamento o roba simile. La violenza della vita reale è così: ti trovi in un ristorante, un uomo e sua moglie stanno litigando e all’improvviso l’uomo si infuria con lei, prende una forchetta e gliela pianta in faccia. È proprio folle e fumettistico, ma comunque succede: ecco come la vera violenza irrompe irrefrenabile e lacerante all’orizzonte della tua vita quotidiana. Sono interessato all’atto, all’esplosione e alla sua conseguenza”.

L’evento: quando e dove?

L’incontro si terrà il 28 novembre alle 17.30 presso la Libreria Difficile (via prenestina nuova 301/c), con il supporto del Bistrot Peperoncino e Miele che preparerà un aperitivo per i presenti. Il tutto offerto dall’Associazione Trecentosessanta gradi e dal Circolo Culturale Prenestino.

Le parole degli organizzatori dell’evento

Queste le parole degli organizzatori:

“La frase che abbiamo scelto è una riflessione di Tarantino, regista di film che narrano, fra le tante cose, anche la violenza. Non si può scegliere se estrometterla o meno dalla quotidianità, la violenza c’è sempre, in ogni forma. Per questo la libreria Difficile, insieme all’associazione Trecentosessanta gradi di Matteo Pellegrini, sceglie di proporvi una visione a 360° di questo tema, sempre troppo spesso raccontato e affrontato a compartimenti stagni.
Il Circolo Culturale Prenestino “Roberto Simeoni” collabora alla realizzazione di questo incontro, così come la presenza di Elisa Buttarelli, psicologa che collabora con il Centro antiviolenza Maria Manciocco di Labico.
Le cose qui le facciamo difficili, voi lo sapete. Abbiamo chiesto l’intervento di Loredana Duca, avvocatessa penalista.

Partiremo dalla Giuditta di Klimt per ribaltare il punto di vista. Tratteremo il mito della violenza nei libri e nel cinema e vi mostreremo uno strumento a norma di legge per difenderci dalla violenza. L’incontro non vuole essere un convegno noiosissimo, bensì un incontro di scambio, sentitevi liberi di interrompere e di dire la vostra, sempre. Sentitevi liberi anche di acquistare le shopper dedicate per le quali l’artista Okrae ha realizzato l’illustrazione: la metà verrà devoluta all’unico centro antiviolenza sul territorio (la shopper ha un costo di 10 euro, 5 euro saranno devolute al centro, il resto verrà utilizzato per saldare il debito con la tipografia e con l’artista che avrà un rientro economico puramente simbolico)”.

Riflessioni sul tema

Le parole di Matteo Pellegrini, organizzatore dell’evento e portavoce dell’Associazione Trecentosessanta gradi:

“Parlare di violenza non è mai abbastanza, soprattutto vedendo i numeri che crescono, ormai il 31,9% della popolazione femminile ha subito violenza (fonte:ISTAT). Le chiamate al 1522, il numero di pubblica utilità contro la violenza sulle donne e lo stalking, sono aumentate del 79,5% nel corso del 2020. Sono numeri sconfortanti che devono far capire quanto la sensibilizzazione, l’aiuto per queste vittime e per i CAV (Centri Anti Violenza) e il confronto diretto con le persone possano far capire e render conto del problema che ancora persiste.

Noi, associazione di giovani, fascia d’età 18-20 anni, crediamo fortemente che concentrandoci su questo tema possiamo far crescere quei valori sociali che molto spesso vengono trascurati; per far ciò abbiamo scelto di collaborare con la Libreria Difficile e al Circolo Culturale Prenestino Roberto Simeoni, due enti da cui noi di Trecentosessanta gradi possiamo trarre esperienza, crescere e abbattere alcuni stereotipi che ancora persistono”.

Ecco invece le parole di Ylenia Del Giudice, come portavoce di Libreria Difficile:
“C’è una cosa di cui non possiamo fare a meno, che non possiamo ignorare. La violenza è parte integrante del nostro essere, non è solo una cosa da uomini e non rientra solo nelle dis-abilità dell’homo Sapiens Sapiens. In natura la violenza della distruzione e della bellezza regnano insieme. Non per questo bisogna accettarla e condividerla sempre e comunque.
Conoscere un solo tipo di violenza non ci renderà persone migliore, ci permetterà solo di non sentirci in debito nei confronti di un genere, quello femminile, ancora troppo ignorato. Per questo abbiamo deciso di narrare la violenza in modo più ampio, di ricordare che non possiamo impedirle di esserci ma possiamo provare ad arginarla. In ogni campo in cui possiamo metter mano, in cui possiamo lasciare che sia la gentilezza a far da padrona”.

Articolo a cura di Esmeralda Moretti

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