Artena, Carocci, Latini e Angelini in piazza con parole amarissime

Domenica mattina 27 febbraio, i Consiglieri di opposizione del Comune di Artena sono tornati in piazza per relazionare il loro pensiero a numerosi di cittadini intervenuti. In piazza Galileo Galilei, dopo il minuto di silenzio in memoria delle vittime della guerra in Ucraina, il primo a parlare sull’attuale situazione dell’amministrazione è stato Augusto Angelini del gruppo consigliare “Artena Rinasce”.

“Siamo tornati per l’ennesima volta in piazza perché abbiamo appreso  dal Messaggero che, l’11 gennaio scorso, il vicesindaco Loris Talone è stato condannato a quattro anni di reclusione ed all’interdizione da tutti gli incarichi pubblici, secondo la legge Severino. Mi stupisco del fatto che il Prefetto ancora non intervenga pur avendoglielo comunicato. Forse perché sono oberati di lavoro. Eppure, dopo l’11 gennaio, Talone è entrato in Comune ed ha lavorato come se nulla fosse. Noi ci siamo opposti da tempo a ché egli votasse, ma con la complicità del presidente del Consiglio comunale e della segretaria, sospesa per ben due volte, lui ha continuato a farlo. Noi abbiamo fatto ricorso al TAR sborsando di tasca nostra, denunciando l’accaduto, quindi sarebbero dovuti andare a casa da tanto tempo. A Sabaudia, la sindaca si è dimessa il giorno dopo le accuse. Qui stanno facendo di tutto per affossare il paese. Dopo l’inaugurazione, c’è stata la promessa delle tribune al campo sportivo. Andate a vedere, c’è lo sterro e 20.000 euro di ferro arrugginito, buttato dietro il campo. Il progetto è stato archiviato perché il Genio Civile lo ha bocciato poiché non aveva le garanzie per edificare le tribune in cemento armato. Ha richiesto la documentazione aggiuntiva, mai arrivatagli, nonostante i solleciti, perché all’ufficio tecnico sono cambiati tre tecnici. Così il Patron dell’Artena Calcio ha risolto con le tribune amovibili per mantenere vivo questo sport. Il Consultorio comunale sta rischiando di chiudere. Io lo inaugurai dopo aver perorato la sua apertura per due anni presso il Direttore generale, a Tivoli. Accanto esiste la struttura di Pezzopane che è del Comune, più bella e capiente, ma siamo morosi con l’Enel che non vi attacca la corrente, così siamo costretti a pagare l’affitto del Consultorio. Riguardo alla Farmacia comunale noi ci siamo opposti per non farla vendere in quanto i soldi non si potevano utilizzare in conto capitale per risanare i debiti. Dopo i fallimenti delle farmacie di Artena, il Comune deve avere 100.000 euro, ma il vicesindaco ha fatto un decreto per archiviare la Farmacia in piazza Ginepro Cocchi. Il Curatore fallimentare ha fatto ricorso al TAR e lo ha vinto. Dovrebbero lavorare, perché il bando è in scadenza, per vendere la Farmacia e recuperare i 100.000 euro. Il Comune è ormai in dissesto con 2.500.000 euro di passivo. Il Curatore ha vinto e loro, facendo ricorso, hanno perso pure al Consiglio di Stato spendendo 13.000 euro in avvocati. La società dei tributi di Artena ha un passivo di un miliardo e mezzo perché il Direttore intascava lui le tasse dei cittadini, servendosi di sub aziende. Cave li ha denunziati e la Corte dei Conti ha dato ragione al Comune. Bisogna mandare via questi Amministratori che sono delle sanguisughe”.

Dopo Erminio Latini, il quale ha parlato di intimidazioni ai votanti durante l’ultima campagna elettorale, ha preso la parola Silvia Carocci.

“A Sabaudia i Consiglieri si sono dimessi dopo che si è dimessa la sindaca per evitare il commissariamento del Comune. Quello che sta qui accadendo dal 30 ottobre 2020, ossia 16 mesi, è anormale. Il Vicesindaco è stato condannato a quattro anni di reclusione per corruzione con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Per loro l’amministrazione pubblica è solo affarismo. Non una dichiarazione di ciò che sta succedendo. La sentenza è dell’11 gennaio e Talone, per un mese e mezzo, è entrato in Comune, lavorando normalmente. Il nostro ricorso al TAR ce lo siamo pagato noi, invece il loro avvocato prezzolato l’abbiamo pagato tutti noi cittadini, 30.000 euro. Delle loro vicende giudiziarie non ci interessa, ma la città deve essere amministrata. Chiedo all’Ass. Carlo Scaccia – Perché non realizziamo finalmente l’isola ecologica? Gli operatori ecologici scioperano e loro non dicono nulla. L’8 marzo i dipendenti comunali saranno in sciopero, in piazza, ma da loro nessuna parola di solidarietà. All’Ass. Sabrina Di Cori -Quando riaprirà la scuola di Ponte del Colle? E’ vero che si sono problemi strutturali? Hanno appaltato ai parenti le opere pubbliche con i famosi 5 milioni di euro. Dove sono i progetti? E gli altri soldi? La scuola di Maiotini, non ha riaperto l’8 gennaio come invece era stato promesso. E’ stato risposto che la materna non è scuola dell’obbligo. Per fortuna che la Dirigente l’ha fatta spostare al Colubro. All’Ass. Lara Caschera: -Il Consultorio che fine ha fatto? Per problemi tecnologici non ci si può prenotare per una visita. La struttura pronta intanto è chiusa. Riguardo alle farmacie siamo un paese da terzo mondo. Nel 2022 abbiamo una farmacia e mezza.  -Perché Ass. Caschera non si fa il bando per la farmacia comunale? Al Consigliere Alfredo Bucci dico che abbiamo perso il finanziamento per le tribune. Qui c’è un’apatia preoccupante. La città metropolitana di Roma Capitale assegnava a tutti i Comuni 100.000 euro  per progetti di sport e cultura. Tutti i Comuni li hanno chiesti, solo Artena non ha chiesto un euro. Sarebbero serviti per le tribune, il palazzetto dello sport, un teatro, uno spazio polivalente. Domani (28 febbraio) scadono bandi importanti. Il centro di cottura per le mense ce lo hanno trasferito a Velletri, ma la qualità è scadente. Ce lo avrebbero finanziato. I finanziamenti sarebbero serviti per realizzare strutture sportive a scuola, aree verdi, per la raccolta differenziata. Abbiamo un unico parco per i bambini presso la scuola de Gasperi. Artena avrebbe bisogno di tanti parchi, uno per ogni quartiere. Se ne fregano. Speriamo che i dipendenti comunali domani rispondano a qualche bando. Chiedo a questi Amministratori un passo indietro per la loro incapacità. Hanno ridotto la città in macerie. La mia critica è politica. Il Consiglio non viene convocato perché non si sa se Talone può votare. Perché non fanno uno scatto d’orgoglio e si dimettono? Non hanno un briciolo di dignità. Ci condanneranno ad un lungo commissariamento Solo se faccio i loro nomi si sentono toccati. Ora è il momento di dimostrare il loro coraggio. Dimettetevi e lasciate la città libera di tornare a scegliere. Noi l’abbiamo scritto nel manifesto, dobbiamo rimettere al centro della politica il bene del paese. Ormai la maggioranza non esiste più”.

Con queste parole amare si è conclusa la manifestazione.

Articolo a cura di M.M. e R.C.

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