Capranica: sabato 14 agosto appuntamento con “Mater Amabilis”, il canto a Maria nella Napoli del XVIII secolo

Prosegue il ricco programma de “La Maddalena in Concerto”, la rassegna di musica classica ospitata nella splendida cornice della Cappella Musicale della Maddalena di Capranica Prenestina. Dopo il successo dei primi due eventi (12 giugno – “Concerto d’Organo” dell’organista Andrea Panfili – Sonate d’intavolatura per organo e cimbalo di Domenico Zipoli e 11 luglio – “Concerto per la ricorrenza di San Benedetto Patrono d’Europa” della Nuova Orchestra Scarlatti, diretta dal M° Alfonso Todisco), il terzo concerto è fissato per sabato 14 agosto alle ore 20:30.

L’Artemus Ensemble diretto dal M° Alfonso Todisco e il Coro Mysterium Vocis diretto dal M° Rosario Totaro, si esibiranno con “Mater Amabilis – Il canto a Maria nella Napoli del XVIII secolo” musiche di F.Durante, N. Sala, T. Traetta e N. Porpora.

La chicca di questo concerto – spiega il Maestro Alfonso Todisco – sarà lo Stabat Mater di Traetta, un brano di grande effetto, molto espressivo ed intimo. Uno dei capolavori in assoluto che ci ha regalato il settecento napoletano.

La rassegna, fortemente voluta da don Davide Martinelli impegnato da anni nella rinascita artistico-culturale del Tempio di Santa Maria Maddalena, è l’occasione per assistere gratuitamente a concerti di artisti di fama internazionali e ammirare da vicino gli splendidi affreschi e stucchi della Chiesa prenestina famosa anche per il Leone reggi stemma, la scultura in marmo bianco, utilizzato come acquasantiera, attribuito a Michelangelo Buonarroti.

Lo Stabat Mater con musiche di Tommaso Traetta ricalca un po’ tutti gli stilemi napoletani – dichiara il Maestro Rosario Totaro -. A differenza dello Stabat Mater di Pergolisi, che è in assoluto quello più conosciuto in tutto il mondo, in quello di Traetta che eseguiremo il 14 agosto, sono elaborate tutte e quattro le parti quindi soprano, contralto, tenore e basso. A arricchire il programma saranno poi le litanie della Beata Vergine Maria per coro ed archi di Nicola Sala, poco conosciuto come compositore però grande didatta della scuola napoletana. Nel finale ci sarà il Gloria e l’Amen dal Magnificat di Porpora, quindi un programma interamente dedicato alla figura della Madonna così come era vissuto all’epoca del periodo d’oro della scuola napoletana.

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