Cave, celebrata la giornata dei “Ritratti del Coraggio” con la piantagione di un ibiscus e l’inaugurazione di un monumento con i nomi dei magistrati caduti

Con la piantagione di un ramo staccato dall’albero del giudice Falcone, ibiscus, portato dal Gen. Antonio Marzo – Comandante generale carabinieri Forestali-  e soprattutto con l’inaugurazione della bella scultura ( una quercia ad indicare la robustezza del messaggio che ci hanno lasciato questi eroi) dedicata ai martiri di tutte le mafie, realizzata dal liceo artistico H. Matisse di Cave, installata all’ingresso del paese sulla Prenestina è stata celebrata la giornata dei “Ritratti del Coraggio- Lo stato italiano e i suoi magistrati”.

Nel progetto sono state coinvolte anche le scuole della città che hanno presentato nel teatro comunale i loro lavori, perché la materia è stata molto approfondita dagli studenti coinvolti che sono stati per circa sei mesi a fare ricerche ed hanno costruito pensieri, filmati che sono stati letti alla presenza di alti magistrati della Corte Costituzionale e del Vescovo Mons. Mauro Parmeggiani e la partecipazione delle scuole e della associazione sociali della città.

“Ringrazio tutti per questa mattinata carica di tantissimo significato e spero  davvero che questa mattinata che avete preparato dai vostri cortometraggi  dalle testimonianze che avete portato  fa vedere che vi siete preparati ed avete studiato il tema  e possa portare frutto – ha affermato il Vescovo – una ricerca fatta dagli studenti. Partendo da Libera l’associazione nata per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata e così ha fatto dire ai ragazzi della terza C , che insieme ai ragazzi della seconda B hanno fatto le ricerche che illegalità sono: tutte quelle scelte e quei comportamenti che sono orientati a non rispettare le leggi sono illegali e l’indifferenza, il silenzio, il disinteresse alimentano  forme di ingiustizia e di illegalità. Far finta di niente. Non si Può: Il silenzio rende complici, Bisogna avere il coraggio di esporsi in prima persona per smascherare piccoli o grandi atti di ingiustizia.

Dopo l’interessante convegno si è passati alla piantumazione del ramo di Ibiscus, tagliato dalla pianta di Falcone, così la città di Cave è inserita nel circuito nazionale, poi le bella cerimonia dell’inaugurazione del monumento, una quercia contenente i nomi di tutti i magistrati caduti sotto i colpi della mafia con la straordinaria partecipazione della figlia del Giudice Chinnici, che ha ribadito che non può esserci perdono, per lei per coloro che hanno ucciso il padre, pietà, compassione anche se oggi gli assassini sono liberi. Poi la foto scattata con gli studenti ei professori che hanno realizzato questa bellissima opera che resterà per sempre in eterno proprio di fronte a quella dei caduti della città di Cave. L’amministrazione Comunale presente tutta con il sindaco che ha coordinato l’intera giornata ed i sindaci dei comuni limitrofi.

                                                                     Giancarlo Flavi 

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