E’ perfettamente riuscito l’esperimento musicale con oltre 120 concertisti tutti talenti locali proposto per il XXIX concerto di fine anno nella Chiesa Abbaziale di Casamari affidata alle voci di Vittoria D’Annibale, soprano, Fabiola Mastrogiacomo mezzosoprano, Enrico Talocco tenore ed Alessandro Della Morte basso, con il coro Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, affiancato dal Coro di Villa S. Stefano e dal Coro Giovanni Battista Pergolesi di Ceccano, diretti da Guido Iorio con l’orchestra sinfonica Francesco Alviti, tutti diretti da M° Mauro Gizzi.
E’ stata la musica di Franz Joseph Haydn con l’Harmonie Messe ad aprire il concerto alla presenza dell’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio, del Sen. Rufa, del Presidente della Banca Popolare del Frusinate Dott. Domenico Polselli grande sponsor per l’occasione. Ha fatto gli onori l’abate della comunità monastica che ha portato i saluti ed ha messo a disposizione l’imponente cattedrale. L’amministrazione provinciale di Frosinone, il Sindaco di Veroli Cretaro e il sindaco di Villa Santa Lucia ed i rappresentanti della camera di commercio di Frosinone. A portare i saluti il grande organizzatore Avv. Langella che ha ricordato questi 29 anni di manifestazioni prima della stupenda esibizione per questo nuovo esperimento musicale perfettamente riuscito.
Nella Vienna occupata dai Francesi, Franz Joseph Haydn, nel 1802, al culmine della sua luminosa carriera, compone la Harmoniemesse, un inno alla pace, alla concordia, alla fine della guerra. In quegli anni la capitale dell’impero austriaco vive uno di quei periodi storici in cui maggiormente si esprime il genio. I viennesi hanno ascoltato contemporaneamente la musica di Mozart, quella di Haydn e ora anche di Beethoven: uno straordinario caleidoscopio di creazione artistica, di innovazione, di genialità che trova nell’Harmoniemesse un’alta espressione.
Il settantenne compositore la scrive su commissione del principe Esterhazy, in occasione del compleanno di una delle figlie, Maria Ermenegilda. Ciò che caratterizza questa messa è la gioia che essa esprime, scrive Mariagrazia Molinari nella presentazione del concerto: non vi sono mai momenti con sonorità cupe che portano l’animo dell’ascoltatore ad intristirsi; avviene tutto il contrario, ogni momento trasmette all’uomo la magnanimità e grandezza di Dio. Goethe definisce la musica di Haydn: “lingua ideale della verità”. Quale migliore compositore allora per decantare la pace e la misericordia di Dio? Le domande e i dubbi di fede che sorgono in ognuno, all’ascolto di questa messa, sembrano, così semplici da risultare chiare e di facile comprensione per tutti. Questo clima di serenità, che avvolge l’ascoltatore, l’accompagna per tutta la durata della messa. Insieme all’Harmoniemesse, il Concerto di Fine Anno 2019 ha visto l’esecuzione, nella seconda parte, dell’Intermezzo della Cavalleria Rusticana, di Pietro Mascagni, del Nabucco di Verdi e della marcia Pump and Circumstances di Edward Elgar.
Questo grande concerto con una chiesa stracolma di persone si è chiuso con un pezzo del maestro ciociaro Licinio Refice e tra gli applausi durati più di qualche minuto.
Buona la prova generale di un importante esperimento musicale ben riuscito che, a nostro giudizio, si potrebbe ripetere in altre città della Ciociaria con un calendario d’incontri ben delineato.
Giancarlo Flavi
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