Intitolazione a Lariano nel “Giorno del Ricordo”

Ogni anno il 10 febbraio cade il “Giorno del Ricordo” in cui si commemorano gli Italiani infoibati nelle doline del Carso e si ricordano coloro che dovettero abbandonare l’Istria, la Dalmazia, e la Venezia Giulia con l’avvento al potere dei partigiani di Tito, subito dopo la fine della II guerra mondiale.

A Lariano tale ricorrenza non è andata disattesa. Giovedì 17 febbraio, in una bellissima mattinata di sole, il Parco giochi posto alle spalle  del piazzale Martiri della Libertà, è stato intitolato alla tredicenne Alice Abbà di Rovigno, stuprata da cinque partigiani Titini e poi gettata nella foiba di Moncodogno, rea di essere fascista. In realtà, il padre, caduto Mussolini, non volle arruolarsi nella Repubblica di Salò e fu internato in un campo di concentramento. Eppure i Titini lo uccisero insieme alla moglie ed alla figlia.

Alla cerimonia, molto sentita, hanno partecipato alcuni rappresentanti dell’Associazione Dalmata-Giuliana e la Dott.ssa Donatella Schurzel, Presidente del Comitato Provinciale di Roma e Vicepresidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Ci ha riferito l’Ass. alla Cultura Maria Grazia Gabrielli che erano presenti tanti reduci provenienti da Roma e dall’hinterland i quali hanno testimoniato le indicibili sofferenze patite.

Tenchini Pietro, aveva dieci anni quando scapparono da Pola. Lui da solo, fuggì dal campo profughi e arrivò a Bracciano, dove l’accolse la zia. La signora Pellizzer, aveva tre anni quando uccisero Alice Abbà. La sua famiglia capì della tragedia perché Alice non tornò più a ritirare la bicicletta che ogni giorno depositava presso la loro casa, quando andava a scuola. Sono stati stupendi gli alunni delle due classi quinte  del plesso “Colombo” che hanno scritto elaborati, recitato poesie, cantato l’inno nazionale e la canzone “1947” che Sergio Endrigo ha dedicato alla sua città: Pola.

Si è optato per un nome femminile come per l’intitolazione, il 27 gennaio scorso, “Giorno della memoria”, del parco Giochi davanti al Comune alla bimba ebraica Rina Roberta Calò, uccisa nel campo di sterminio di Auschwitz il 18 ottobre  1943. Troppe volte in Italia si sceglie di intitolare una piazza, una via ad un personaggio maschile. E’ encomiabile il Comune di Lariano che si discosta da tale prassi.

Articolo a cura di RITA CERASANI

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