Omicidio Willy, prove sempre più stringenti che potrebbero incastrare gli assassini

Dopo gli atti irripetibili sulla macchina e sui pantaloni e le scarpe sui quali sono state trovate delle tracce ematiche il quadro delle accuse contro i quattro accusati dell’omicidio di Willy Duarte Monteiro, comincia delinearsi e si potrebbe andare addirittura il processo immediato.

E’ quanto sta valutando la Procura della Repubblica di Velletri con il Dott. Paoletti che comincia ad avere un quadro completo delle accuse contro i presunti assassini ossia i fratelli Marco e Gabriele BianchiMario Pincarelli e Francesco Belleggia. Da subito dopo il fattaccio avvenuto a Colleferro, in largo Oberdan la mattina del 6 settembre scorso, quando venne pestato mortalmente Willy di Paliano che stava salendo in macchina con il suo grande sorriso per dire ad un amico che aveva riconosciuto di lasciar perdere di fare a botte. Botte che, purtroppo, lo hanno ferito mortalmente con una violenza inaudita. Addirittura gli sarebbe stato spaccato il cuore come ha scritto il dott. Potenza nella perizia autoptica, che ha fatto cambiare l’accusa ad omicidio volontario, inizialmente era preterintenzionale.

Dunque, gli inquirenti stanno lavorando alacremente al fine di dare risposte sull’omicidio che ha scosso l’Italia intera ed ha messo letteralmente in ginocchio le tre comunità coinvolte ossia Colleferro dove è avvenuto il fattaccio, Paliano perché Willy era un giovane simpatico del posto e Artena il paese dei presunti assassini finora accusati dell’orrendo omicidio. Entrambe i sindaci, dopo aver sfilato nelle tre fiaccolate hanno promesso la costituzione di parte civile nell’eventuale processo a carico degli assassini.

Nelle ore scorse sono stati fatti gli esami sui vestiti dei quattro presunti assassini e la Procura di Velletri ha anche disposto, come atto irripetibile, la copia forense dei telefonini cellulari al fine di cercare nuovi elementi investigativi. Quindi sotto la lente degli investigatori ora sono i messaggi, le telefonate prima e dopo l’aggressione. Da ricordare che i Bianchi e un suo amico subito dopo il loro fermo hanno detto ai magistrati di essere stati chiamati per sedare una rissa mentre si trovavano vicino al cimitero di Colleferro insieme a fare sesso con tre donne.

Tutti gli esami, come accaduto con gli atti irripetibili sulla tappezzeria della loro auto Suv sequestrata come corpo del reato e con cui i quattro si sono allontanati dopo l’aggressione per tornare ad Artena, paese dove vivono, si sono svolte alla presenza dei periti delle parti e comunque l’esito costituirà una prova inconfutabile nella fase dibattimentale del processo.

Da ricordare che proprio sul Suv sono state isolate delle tracce organiche che sono state analizzate per accertare se siano riconducibili alla vittima, come pare. Anche le eventuali tracce trovate nei vestiti e sulle scarpe dei quattro “bruti” artenesi saranno ovviamente  comparate.

Intanto, anche il giovane Mario Pincarelli, ha cambiato il legale nella persone di Loredana MazzengaLa scelta di cambiare avvocato – all’inizio aveva come i fratelli Bianchi Massimiliano Pica – vuole solo agevolare l’autorità giudiziaria nello svolgimento delle attività di indagine necessarie “. I fratelli Bianchi hanno l’avvocato Massiliano Pica, Belleggia ha Vito Perugini mentre per la parte offesa a difendere la memoria del povero Willy ci sarà l’Avv. Domenico Marzi                                                               Giancarlo Flavi

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