Palestrina, il sacrificio di Willy Monteiro Duarte accostato dal Vescovo Parmeggiani a quello di Sant’Agapito. E’ l’inizio per la beatificazione?

Il sacrificio della vita di Willy Monteiro Duarte,  il giovane ragazzo di Paliano ucciso barbaramente in piazza a Colleferro circa un anno fa, ricordato in sinergia dal vescovo di Tivoli –Palestrina Mons. Mauro Parmeggiani al sacrificio fatto dal giovane Santo Agapito che ha preferito la morte per non rinunciare a Cristo.

Una giovane vita quindi che non ha conosciuto da grande il mondo e si è sacrificato, come appunto ha fatto Willy Monteiro Duarte, che per far evitare ad un amico una rissa ci ha rimesso la vita, tanto da far dire a Mons. Parmeggiani che:  “Ci sono santi che non hanno conosciuto la vita adulta e ci hanno lasciato la testimonianza di un altro modo di vivere la giovinezza …”. Agapito è stato uno di questi ma tanti altri, forse meno conosciuti, nell’anonimato e pur con le loro fragilità vivono la santità. Permettete di ricordare qui il nostro giovanissimo Willy Monteiro che lo scorso anno, il 6 settembre, per sedare una rissa, per difendere un suo amico non esitò a perdere la vita. Probabilmente anche Willy che non è mio compito beatificare non era perfetto, anche nel suo cuore, grano e zizzania crescevano insieme come nel cuore di tutti. Ma aveva conosciuto Cristo, era cresciuto nell’Azione Cattolica di Paliano, i genitori gli avevano trasmesso la fede. E così il buono che c’era in lui, nel momento della difficoltà di un amico, è emerso: ha amato! Ma come lui sono convinto che tanti, tantissimi altri giovani sono capaci di bene, di bello, di giusto, di buono, di autentico … sono capaci di Dio e con Gesù sono capaci di perdere se stessi per dare la vita per gli altri”.

Un accostamento importante che potrebbe portare alla Santificazione anche il giovane di Paliano, già premiato come eroe nazionale civile dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Anche la chiesa adesso si sta accorgendo della bontà del gesto che ha fatto il giovane Willy, martoriato per nulla mentre saliva in macchina quella maledetta notte del 5-6 settembre 2020 con altri amici di Paliano, per tornare a casa e non aveva resistito nel vedere un amico in difficoltà ad intervenire seppure con la sola voce ed invece è stato aggredito maledettamente.

Intanto, presso il Tribunale di Frosinone, dove si sta svolgendo il processo, presso la Corte di Assise, stanno sfilando i periti, i Carabinieri intervenuti nelle indagini e soprattutto i testimoni presenti quella maledetta notte in Largo Oberdan che stanno inchiodando alle loro responsabilità i presunti assassini a cominciare dai fratelli Bianchi  Gabriele e Marco, Mario Pincarelli e Francesco  Belleggia, tutti di Artena e accusati di omicidio volontario che seguono il processo in video conferenza da Rebibbia, dove sono reclusi. La Corte, peraltro, ha ammesso anche le costituzione di parte civile dei Comuni di Paliano, Artena e Colleferro.

 Giancarlo Flavi