Paliano, a quattro anni dalla morte Antonello Ruffo di Calabria ha veramente lasciato il segno nell’ambientalismo puro

A quattro anni dalla morte del Principe Antonello Ruffo di Calabria è ancora molto vivo il ricordo di questo personaggio che negli anni 70 fece nascere La Selva Parco Uccelli e tutto un complesso per il divertimento nella natura, creando laghi artificiali e dando una forma di vita turistica – ambientale alla sua grande proprietà di circa 600 ettari.

Il Principe Ruffo è stato veramente un pioniere del rispetto dell’Ambiente ed è stato colui che veramente “ha spostato le colline”, per creare un’oasi di tutto rispetto, riuscendo a trascinare nel suo complesso oltre 10 milioni di persone fino all’inizio degli anni duemila. Poi purtroppo non capito dall’avidità delle banche e soprattutto dalle istituzioni pubbliche a cominciare dal comune di Paliano, è cominciato il suo declino. Il Suo ultimo appello alle istituzioni, in questo caso al tribunale, è stato quello di vendere tutta la proprietà in blocco in modo unitario perché era consapevole che solamente in questo modo si sarebbe potuto mantenere lo spirito del progetto. Così purtroppo non è stato perché la Regione Lazio è riuscita ad acquistare solamente 188 ettari, mentre un centinaio sono finiti in mani inesperte all’interno del Monumento Naturale, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale guidata da Maurizio Sturvi e applicato dalla giunta Regionale guidata dall’On. Renata Polverini.

Comunque, Antonello Ruffo di Calabria è stato un personaggio davvero molto interessante e dotato di un’istrionica ironia, che sapeva sempre tirare fuori al momento giusto, come quando nel vicino parco era stata insediata una discarica da parte del Comune di Colleferro e lui ironicamente reclamava che nel parco si sentiva “un profumino” a seconda del vento, invece erano gli odori nauseabondi dei rifiuti.

Un personaggio che all’inizio aveva frequentato la Cultura con la C maiuscola a Roma tanto che molti personaggi a cominciare dal  poeta Tito Balestra, dal grande Mino Maccari cosi come il pittore  Antonio Vangelli, che aveva riempito con i suoi quadri il ristorante “Due Camini” (Altra struttura oggi nel pieno degrado della burocrazia sia Regionale che comunale), venivano spesso alla Selva. Dunque un personaggio che aveva creato con la sua grande azienda una solida realtà economica che dava lavoro fino a 90 persone, un circuito di raccolta delle acque pubbliche che finivano tutte nei laghetti che lo stesso aveva creato al fine di creare zone lacustri per attirare uccelli migranti, cosa andata perfettamente in porto.

Antonello Ruffo di Calabria è stato il vero precursore dell’ambientalismo moderno ed è morto quattro anni fa ad 87 anni. Uomo che appariva bizzarro, invece era un uomo semplice e disarmato di fronte alla vita sociale. Le regole burocratiche, gli impegni economici, le pazienti mediazioni erano argomenti che non lo riguardavano, per questo li raccontava a tutti. Erano curiose le sue iniziative come quando fece scrivere dalle maestre dei bambini di Paliano a Fidel Castro per ottenere una serie di volatili tipici di Cuba. Però fu caparbio e riuscì a portare a Paliano i fenicotteri rosa e la zona dove questi stazionavano di fronte la fermata del trenino proprio in questi giorni è stata ripulita dalle erbacce da parte dell’associazione gli “Amici della Selva di Paliano” che hanno preso in gestione in comodato d’uso gratuito tutto il parco e con paziente lavoro di pulitura e con un programma ben preciso stanno lavorando per rilanciare dal punto di vista naturalistico questa immensa area verde. Cosa che già è stata fatta con il Bosco di Paliano, sempre all’interno del Monumento naturale La Selva di Paliano, dai figli del Principe Ruffo che in due anni di attività ha riportato migliaia di visitatori in tutta la zona.

Insomma, il Principe, come veniva comunemente chiamato nella zona, era l’uomo dai mille pensieri che non ha amato mai il denaro e che è sempre stato pronto a dare una mano a tutti, un uomo generoso, che deve essere ricordato per la sua immensa e aristocratica generosità.

Comunque Antonello Ruffo di Calabria è stato un personaggio che dovrebbe essere studiato nelle scuole di Paliano ma anche in tutta Italia, soprattutto per quanto riguarda l’ambiente e la valorizzazione faunistica perché è stato un precursore della valorizzazione della natura per eccellenza.

 Giancarlo Flavi 

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