Paliano, al Monumento Naturale della Selva, ci mancavano anche i sacchi di immondizia all’ingresso per rendere il tutto ancora più triste

Che il Monumento Naturale Regionale della Selva di Paliano, sia la parte pubblica che quella privata, stia nel degrado più totale lo abbiamo scritto più volte ed ancora una volta non troviamo più aggettivi nuovi per definire questa “fogna” a cielo aperto.

Se a questo aggiungiamo che certi cittadini, invece, di fare la differenziata preferiscono mettere tutto in un sacco nero e buttarlo a terra magari di notte per non essere visti allora si capisce perché parliamo di “fogna” a cielo aperto.

Da cittadino di Paliano e da cronista mi vorrei augurare che la Polizia Locale vada a fare piena luce all’interno di questi sacchi gettati con disprezzo di tutto e tutti e magari riuscire a trovare le tracce dell’incivile per poterlo multare con il massimo della somma prevista.

Caro assessore Marucci, evidentemente, la tua buona volontà di tenere pulita la città non ha seguito nell’ultimo polmone di verde proprio a fianco del  mostro di cemento – come è stato definito da qualche benpensante- che sta nascendo e che darà lavoro a migliaia di persone.

Chi imbratta, chi scambia il monumento per immondezzaio pubblico va colpito duramente e, a nostro modesto avviso,  deve chiedere anche scusa pubblicamente, ma solo dopo aver pagato la multa salata.

Giancarlo Flavi

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