Paliano, caos in consiglio, mancano i verbali delle sedute precedenti

Caos, arroganza e pasticci amministrativi nel comune di Paliano dove nell’ultimo consiglio comunale non sono stati approvati i verbali dei punti delle precedenti sedute perché non sono stati portati in aula ad inizio della discussione come avviene di prassi. Nella stessa seduta il movimento civico ha chiesto al sindaco di aggiungere sotto  il “Ceppo marmoreo” dedicato al giovane Willy Monteiro Duarte  inaugurato qualche giorno fa nel parco a lui intestato (ex parco cappuccini) una targa con la scritta “la Cittadinanza di Paliano”.

“Nel pomeriggio di ieri  29.01.2021 a Paliano, in Consiglio Comunale riunito in videoconferenza, si è consumato l’ennesimo atto di arroganza e antidemocrazia contro il Movimento Civico, l’unica forza di opposizione presente.  Innanzitutto, uscendo dalla dimensione dei social, abbiamo formulato al sindaco – Cosi in una nota i consiglieri di minoranza Sturvi – Imperoli –  Borgia  “Movimento Civico” Paliano – la proposta di aggiungere, sulla stele dedicata al nostro Willy, nel Parco a lui intitolato, il nome de “La Comunità di Paliano” Richiesta fatta con toni pacati, Alfieri  ha risposto che risponderà”. Ma non finisce qui .“Questi i fatti:  dal mese di giugno 2020 si è dato il via ad uno strano modus operandi per quel che riguarda gli atti consiliari: i verbali delle sedute  precedenti infatti, anziché venire approvati nella seduta di consiglio successiva, nell’abituale punto  “approvazione dei verbali della seduta precedente”,  a Paliano vengono redatti con molto ritardo e ne viene richiesta l’approvazione anche dopo mesi.  Così, per fare un esempio, nel Consiglio del 3 settembre scorso, abbiamo approvato i verbali dei consigli di giugno e di luglio. Altri Consigli si sono tenuti il 2 novembre, il 4 dicembre e il 22 dicembre. In nessuna di queste  sedute si sono visti i verbali delle sedute precedenti.  Abbiamo sollevato il problema, e così nell’ultimo Consiglio il punto è apparso all’ordine del giorno, ma purtroppo gli atti non erano allegati… quindi l’approvazione è slittata al Consiglio di ieri. Ebbene- scrivono ancora i Consiglieri di minoranza–  dopo aver ricevuto e letto gli atti ci siamo resi conto che una parte delle comunicazioni del sindaco relative al Consiglio del 3 settembre, tenutosi in presenza alla Sala Esperia, non era stata per niente trascritta.  Crediamo nell’importanza della massima assise cittadina, dunque abbiamo fatto notare questa mancanza. Si trattava semplicemente di aggiungere, come noi ricordiamo molto bene, in quella assemblea il sindaco Alfieri prese la parola per annunciare il finanziamento di 6 milioni di euro destinato al Comune di Paliano per la realizzazione di un nuovo edificio scolastico. Affermò la sua volontà di riunire presto maggioranza e opposizione intorno ad un tavolo per confrontarsi su idee e progetti per la nuova scuola, per poter arrivare ad una soluzione condivisa da tutte le componenti consiliari, dato appunto l’evento di portata storica per tutta la nostra comunità. Aggiunse addirittura che il punto di vista dell’opposizione poteva essere importante, data la presenza di due consiglieri insegnanti di professione.  Un insolito impeto di democrazia che ci meravigliò positivamente…  questo lo ricordiamo molto bene.  Quindi dopo le sollecitazioni del gruppo Civico per i punti precedenti, per tutta risposta l’alta democrazia  ( Sic?!?)della maggioranza compatta ha proposto di approvarli tutti insieme dopo il secco NO del sindaco. “Perché? conclude la minoranza civica –  Se è così, ciò va a comprovare che è ridicolo ed- “illegale”?- fare un’approvazione cumulativa di verbali relativi a 4 Consigli, il primo dei quali risale esattamente a 5 mesi fa. Certo la mancanza di una registrazione non facilita la ricostruzione: quello del 3 settembre 2020 era infatti l’ultimo Consiglio effettuato in presenza e come si sa Alfieri non ha mai accolto le richieste di riprese audio e video. Quindi, maggioranza appiattita sulle parole del capo. Noi non abbiamo capi. E, pur onorando con sincera e convinta passione il nostro impegno politico,  viviamo del nostro lavoro. A questo punto, per protesta siamo stati costretti ad abbandonare la seduta”. Perché il sindaco dice no?”. Ai lettori la risposta.

 Giancarlo Flavi