Paliano, con l’assemblea dei soci della Cooperativa Le Mole, parte la campagna olearia del Frantoio Le Mole

Con l’arrivo dell’Autunno i primi frutti di una certa consistenza sono l’uva e soprattutto le olive vera anima delle zone a sud di Roma ed al nord della Ciociaria.

Per far uscire il prezioso olio di oliva extravergine, anche se la stagione è stata abbastanza secca, si incomincia già a raccoglierle per poi farle frangere negli appositi molini che sono sempre più all’avanguardia e tecnologicamente avanzati, come il Frantoio Le Mole di Paliano che si sta preparando per l’apertura che avverrà sabato 9 ottobre e le prenotazioni qualche giorno prima.

Intanto, proprio come tradizione, il Presidente della Cooperativa Le Mole Pietro Celletti (foto in alto durante un’assemblea di qualche tempo fa), ha convocato per venerdì  8 ottobre alle ore 18,30, in seconda convocazione l’assemblea dei soci con i seguenti punti all’ordine del giorno: Lettura Verbali seduta precedente; Esame ed approvazione del Bilancio chiuso al 30/06/2021 e infine la situazione organizzativa della Cooperativa, Varie ed eventuali.

Quest’anno i soci, troveranno novità importanti perché il frantoio è sempre più all’avanguardia in quanto ci sono due “strade” per le moliture; quello biologico e quello normale. Infatti, anche da queste parti alcuni agricoltori stanno lavorando il biologico, per cui il frantoio si sta giustamente adeguando alle nuove esigenze del mercato, al fine di offrire sempre un servizio migliore e più raffinato.

Ma il presidente Pietro Celletti è andato oltre ed oltre a ringraziare la locale BCC, che nei momenti di grande difficoltà della raccolta qualche anno fa è stato molto vicina alla cooperativa, vuole ringraziare tutti i soci che conferiscono perché si è pronti per una grande campagna olearia di qualità.

E’ bene ricordare agli agricoltori che le olive per ottenere un olio di qualità forte e piccante, devono essere molite entro le 24 ore dalla raccolta. Quindi cari soci conferitori partecipate all’assemblea dove sicuramente ne saprete di più, anche perché in chiusura non manca l’agape fraterna.

                                                                                                            Giancarlo Flavi