Paliano, la svolta giovane del Palio dell’Assunta con la Cecconi che guarda al futuro

La storia di Paliano ha sempre affascinato studiosi e curiosi non solo per la posizione che occupa la città posta su di una collina per controllare la zona prenestina e Casilina. L’unico paese che è attraversato da due strade nazionali, oggi regionali, con le vestigia storiche che hanno sempre avuto una certa importanza, anche strategica.

Per cercare di legare il futuro all’attualità del paese perché senza storia non si ha futuro, affermano illuminati sociologi, sin dal lontano 1977 su suggerimento di illuminate persone che per motivi di lavoro avevano girato il Lazio ed avevano visto altre rievocazioni storiche tra Palestrina, Carpineto Romano,  Sermoneta, Priverno nacque l’idea di far svolgere anche nella città di Paliano, considerato l’enorme volume storico in possesso, un qualcosa di importante che ricordasse il prestigioso passato e lo lanciasse nel futuro.

Così con il presidente della Pro Loco di allora, oggi affermato architetto nazionale,  Luca Calselli con altre persone fecero nascere il Palio dell’Assunta e la rievocazione storica del trionfo di Marcantonio Colonna, che sono i due cardini delle manifestazioni estive ed intorno a queste subito dopo nacquero anche le cantine aperte, tenute dagli stessi rioni: Cappuccini; Jo Colle; Le Mole; Poggio Romano; Sant’Andrea; Sant’Anna,  Santa Maria Pugliano, San Procolo – Cimate e Terrignano.

Ogni rione ha un suo comitato che si occupa dell’organizzazione della propria contrada con la massima espressione rappresentata dalla bellissima sfilata in costumi d’epoca e la successiva organizzazione della cantina, per racimolare i fondi per meglio gestire la loro attività e il loro rione.

Tutti insieme, quindi, hanno costituito l’Associazione Culturale Palio dell’Assunta e Corteo Storico Città di Paliano che quando era presieduta da Antonello Campoli ha avuto alti e bassi come in tutte le famiglie. Orbene, proprio all’inizio dell’anno 2022 questa associazione è stata rinnovata nei vertici ed è stata chiamata la signora Linda Cecconi a presiederla (già presidente dei Comitati dei Rioni e della Contrada i Cappuccini e brava cantante e amante di cori gospel). La Cecconi sarà affiancata dalla Sig.ra Maria Grazia Pede tesoriera (peraltro Membro del Direttivo Regionale delle associazioni storiche del Lazio, nonché revisore dei conti a quello nazionale), dal vice presidente Romolo Massimo Celletti, dal segretario Riccardo Cervone e dalla responsabile Costumi Sig.ra Sandra Salvatori che proveranno a dare inizio ad una nuova rivoluzione culturale per la città di Paliano che ha tanta storia e cultura da far conoscere, anche perché fa parte, anche se in modo parziale come territorio, della produzione di vino Cesanese del Piglio DOCG (una delle 23 eccellenze italiane riconosciute ufficialmente dallo Stato).

Per cercare di capire che aria tira oggi siamo andati nella sede posta in Via Moele Tosi ed abbiamo fatto una lunga discussione sul futuro di questa associazione con i nuovi vertici dell’associazione.

Orbene, come intende muoversi in questo campo: “Certo dobbiamo tenere presente ovviamente la bella tradizione che si è creata e credo che si debba lavorare per migliorarla, anzi tutti dobbiamo lavorare anche coloro che non stanno dentro. Io sono prontissima all’ascolto di consigli, suggerimenti e iniziative che arrivano dall’esterno e che se sono migliorative. La Città di Paliano non può vivere l’estate solamente nei primi 15 giorni di Agosto, ma l’estate è lunga e la nostra associazione si muoverà in collaborazione con la Pro Loco e il comune in tutte le direzioni, per far progredire il nostro paese. Noi siamo aperti ed è ovvio noi partiamo da oggi mettendo un punto fermo con il passato”.

Se sono rose fioriranno ci è sembrato di capire dalle parole della Cecconi, della Pede e Celletti. Abbiamo notato che  la volontà non manca di cercare di cambiare e portare il loro apporto ad un intenso rinnovamento non solo nel comitato che è importantissimo. Ma il cambiamento, a nostro modesto giudizio, lo possono solamente portare se passeranno da Associazione ad Ente Palio, perché per quest’ultimo ci sono grandi fondi stanziati dalla Regione Lazio, che permettono appunto di avere una visione più larga proprio per il futuro e per fare altre iniziative.

                                                                   Giancarlo Flavi 

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