Paliano, Willy nel ginepro ritrovato sulle rive del mare e portato da Luciano Minestrella in città

Singolare performance dell’artista Luciano Minestrella.  Un artista nel senso più completo del termine che ha percorso e continua a esplorare tutti i linguaggi dell’arte, senza differenziare in ordine d’importanza apparente, passando agilmente da uno all’altro, fondendoli in una continua e diversa commistione. E’ drammaturgo, regista, scultore, artigiano, maestro, studioso, scenografo, direttore artistico teatrale. Chi lo conosce da sempre lo definisce “un grande comunicatore” ed a Paliano ha voluto comunicare la sua bellissima poesia che ha poggiato sotto una lampadina per decantare Willy dopo che aver trovato un ginepro portato dal mare e lui istintivamente lo ha dedicato al “martire italiano Willy Monteiro Duarte”, ucciso a calci e pugni da quattro balordi, perché solo così li possiamo definire.

Luciano Minestrella nella sua visione onirica di fronte a quel ramo di ginepro, una pianta forte e robusta che chissà quanto tempo durerà, è stato ispirato dal tragico episodio accaduto a Colleferro il 5-6 settembre del 2020 e di fronte a quel ginepro fa uscire il suo estro poetico e artistico  scrive:

“A Willy  Era settembre, i primi giorni di settembre dell’anno duemilaventi, di prima mattina, / su una spiaggia ormai deserta me ne andavo./La sabbia si prendeva la parte lasciata dal mare e dal cielo e/s’offriva al mio sguardo.

Là lontano qualcosa m’appariva e si prendeva i miei occhi dei celeri passi l’affanno in un corpo contorto di ginepro sradicato dai venti e dalle maree degli inverni passati che il mare s’era/preso e alla terra riconsegnato.

Erano gli stessi giorni di quel caldo settembre e il mio pensiero era rivolto ad un altro corpo anch’esso tutto contorto e a terra/ schiacciato.

Ho preso quel ginepro e sulle spalle me lo sono caricato e dopo/ ore sul banco del mio laboratorio l’ho adagiato: un corpo inerme/ li davanti e dentro di me un vortice di sentimenti che inseguivano/ quel ricordo lacerante.

Le mani, le mie mani come mille mani, hanno iniziato a celebrare il rito non più di una creazione ma di una transustanziazione e… Willy Monteiro Duarte in quel caldo ginepro vivo sempre m’appare”. Luciano Minestrella.

Una sola opera d’arte, dove però c’è di tutto, ben esposta nella grande sala del cinema Esperia di Paliano ma anche questo vuole essere un semplice gesto, ma molto meditato, per il nostro“martire della porta accanto”, come è stato definito dal vescovo di Tivoli – Palestrina Mons. Mauro Parmeggiani.

La mostra resterà aperta fino a domenica 7 Novembre negli orari convenzionali per un ulteriore momento di pensiero e approfondimento del caso che ha scosso le coscienze degli italiani e non solo e che Minestrella ha voluto sintetizzare con questo oggetto.

                                                                       Giancarlo Flavi  

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