“Meravigliosa” è stato il commento molto lapidario del grande maestro italiano, ma di fama internazionale, Ennio Calabria che sabato scorso è andato al museo Crocetti di Roma (via Cassia) a visitare la Divina Commedia realizzata sui testi del Sommo Poeta del suo amico il pittore romano Gianni Testa che ha realizzato 101 quadri ( 34 inferno, 33 Purgatorio e 33 Paradiso) e il trittico che li racchiude. Mostra presentata da un catalogo della cangemi editore e dal critico Ennio Strinati.
Ennio Calabria, in compagnia della sua campagna, si è presentato a tarda sera, sabato scorso, e con molta discrezione si è messo a visitare per oltre un’ora i quadri uno alla volta, incuriosito dalle forme espressive che Testa aveva rappresentato nei suoi 25 anni di studi, ricerca e lavoro. Solo alla fine, quando ha visto i quadri Ennio si è avvicinato al pittore Testa per complimentarsi e ovviamente per salutarlo e scambiare qualche saluto di cortesia.
“Per me – ci dice Gianni Testa- è uno dei migliori artisti mondiali che io conosca e sono molto onorato della sua amicizia e della sua visita alla mia mostra che mi ha ridato entusiasmo, tanto che nei prossimi giorni, dovrò accogliere anche delle scolaresche che vogliono la mia presenza alle quali dovrò illustrare il mio lungo lavoro. Sono molto soddisfatto – aggiunge l’artista- di come sta andando la mostra che chiuderà il 30 marzo prossimo, anche se questo particolare momento, prima la pandemia da Covid, poi la guerra in Ucraina, certamente non è stata favorevole al movimento delle persone. La mostra la ripeteremo anche al castello Conti – Gentili di Ceccano a giugno prossimo, grazie al critico, nonché direttore artistico delle mostre della Provincia di Frosinone e della stessa città di Frosinone, il principe Alfio Borghese che ci ha invitato e che ringrazio”.
Intanto si stanno preparando altre mostre, anche all’estero, con questi quadri e anche con i pastelli, perché il maestro Testa oltre alle tele ha realizzato le stesse figure con pastelli. Sul posto è possibile acquistare l’elegante catalogo o due stampe numerate e firmate dall’artista al fine di avere una sintesi della mostra al fine di avere un prezioso ed importante ricordo
Giancarlo Flavi
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