San Vito Romano, l’olio rosciola di Genazzano, Olevano Romano e Pisoniano vola verso la Dop vista l’omogeneità del DNA

Punta decisamente alla Dop, visti i risultati omogenei sul DNA, l’olio Rosciola che si produce a Genazzano, Olevano Romano, San Vito Romano e Pisoniano, grazie all’associazione Assolivel che insieme al Gal – Pre.Gio ( Prenestini  Valle Giovenzano) hanno ottenuto fondi dall’Europa per lo studio e le caratteristiche organolettiche di questo olio che peraltro si produce anche in provincia di Frosinone nei comuni di Paliano, Piglio e Serrone che sono sulla stessa direzione geografica.

Quello che si differenzia è la maturazione perché tutto dipende da dove sono posizionati i terreni e forse è un vantaggio, perché questo è un territorio meraviglioso, vicino a Roma, come detto dalla Prof.ssa Luciana Baldoni, che insieme al suo team universitario di Perugia, è stata incaricata di fare delle ricerche ma soprattutto fare delle analisi molecolari di queste olive, perché “ L’olio prodotto da olive Rosciola è molto interessante ed ha una storia che affonda intorno ai 300-400 anni, questo sui vede anche negli antichi paesaggi disegnati da pittori stranieri venuti ad Olevano Romano. Quali interventi fare? Ed ha consigliato di rinnovare le tecniche di coltivazione”.

Ma l’interessante convegno, altri si faranno prossimamente negli altri paesi interessati, organizzato proprio da Assolivol presieduto dall’arch. Massimo Sebastiani che ha portato il saluto affermando. “Che lo scopo è quello di promuovere lo sviluppo dell’olivicoltura del territorio, attraverso il recupero, la salvaguardia e la caratterizzazione della principale tra le varietà autoctone , oltre alla valorizzazione agronomica ed eliografica dell’Olio Rosciola”.

Poi è intervenuto il Sindaco di San Vito Romano Maurizio Pasquali che ha esclamato  stiamo facendo una energica cura all’oliveto di famiglia”.

Mentre il suo vice sindaco Claudio Ruggeri è entrato nei particolari ed ha ricordato che lo stesso convegno è stato fatto anche per il vino Bellone ed oggi si tratterà di conoscere i primi risultati che ci portano gli studiosi incaricati. In rappresentanza del Gal Terre di Pre.Gio, ha portato il saluto Mauro Lo Castro ed ha ricordato che il Gal è composto da 11 Comuni e da altri soggetti anche privati fino a 31 soggetti. Secondo lui “tutto è cominciato con il libro sull’olio presentato nel 2015 e da quel momento si era preso l’impegno di andare avanti con un piano di sviluppo locale in quanto in tutti i comuni sono stati assegnati fondi per oltre 4 milioni di euro, e 300 mila euro proprio per lo studio della Rosciola e del suo olio, al fine da dare più sviluppo rurale e al turismo della Zona”.

Poi è toccato al professore universitario tecnico dell’Assolivol,  Prof. Massimo Baldacci che ha raccontato sul come l’olivicoltura sia notevolmente cambiata e che cambierà nel futuro.  Olivicoltura che si è ridotta del 30% è tradizionale, obsoleta e non innovativa il 70% degli olivi ha piante con più di 50 anni con bassa redditività. Insomma, c’è una perdita di valore. Bisogna fare formazione per produrre olio di qualità e fare nuove sfide per nuove prospettive c’è bisogno anche di rinnovare il cultivar visto che in Italia vi sono ben 538 cultivar diverse e autoctone e quindi va migliorato il prodotto dalla terra che lo circonda.

Il giovane borsista Emanuele Lilli del CNR –IBBR di Perugia, invece  ha illustrato le caratteristiche dei frutti e composizione degli oli, poiché sono stati analizzati numerosi campioni di frutti da alberi della varietà Rosciola di diverse aree e sono emerse differenze significative di maturazione sia per il contenuto in acido oleico che per fenoli.

Molto interessante è stata la storia della molitura dell’olio raccontato dall’altro ricercatore Prof. Saverio Pandolfi che ha presentato i vari sistemi di evoluzione dell’estrazione dell’olio a cominciare dal sasso, fino agli impianti più moderni, che assicurano la qualità dell’olio. Anche il dott. Pandolfi, ha parlato di cambiamento di mentalità, sia nella coltivazione delle olive che nella raccolta e modo di comunicare.

Interessante la domanda di un produttore che avendo capito la lezione è entrato nel particolare chiedendo come cambiare ed ha chiesto il disciplinare che i professori universitari insieme all’Assolivol stanno elaborando. Hanno portato i saluti anche il sindaco di Olevano Romano  Umberto Quaresima e il Vice Sindaco di Genazzano.

                                                                         Giancarlo Flavi 

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